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Diddy in carcere: il video che lo mostra mentre lavora in biblioteca
Fabiano Minacci 25/11/2025

Qualche giorno fa TMZ ha pubblicato un video esclusivo che sta facendo il giro del web e che vede Diddy (accusato di reati gravissimi, nonostante tre assoluzioni) che appare tranquillo mentre svolge il suo lavoro quotidiano nel carcere federale di Fort Dix, nel New Jersey.
Nelle immagini (che sono state girate venerdì 21 novembre nella biblioteca multimediale della cappella della prigione) si vede il rapper con la divisa carceraria standard – pantaloni verdi e maglietta grigia – mentre aiuta a distribuire DVD e materiali religiosi agli altri detenuti. Sembra perfettamente a suo agio, tant’è che saluta con un sorriso pure chi gli passa accanto. Secondo fonti vicine a TMZ, Diddy sarebbe stato assegnato a questo incarico già da diverse settimane ed è considerato un detenuto “modello”: puntuale, educato e collaborativo.
EXCLUSIVE 🚨 New video shows Diddy wrapping up his work for the evening on Friday at Fort Dix’s media library located in the chapel, where he helps gives movies and religious materials to inmates. pic.twitter.com/wPZ53f15Co
— TMZ (@TMZ) November 23, 2025
Il video ha immediatamente scatenato reazioni contrastanti: da una parte c’è chi lo trova surreale: “Sembra in vacanza, non in carcere”, scrive un utente su X; dall’altra, molti si chiedono come sia possibile che un telefono cellulare sia entrato in una prigione federale di massima sicurezza. Non a caso alcuni ipotizzano che il filmato sia stato fatto filtrare volutamente dal team legale del rapper per mostrare al giudice e all’opinione pubblica il suo “buon comportamento” in vista di possibili riduzioni di pena o della cauzione, ancora negata dal tribunale. Al momento Diddy resta detenuto in attesa del processo, previsto per maggio 2026.
Diddy, cosa rischia con il processo
Diddy è stato assolto dalle accuse più pesanti: non è stato ritenuto colpevole di traffico sesxuale, tratta di esseri umani a scopo sesxuale né di associazione a delinquere di stampo mafioso (i reati che avrebbero potuto portarlo all’ergastolo). Invece è stato dichiarato colpevole solo di due capi d’imputazione minori legati al favoreggiamento della prostituzione. Grazie a questa sentenza non rischia più di passare il resto della vita in carcere: per questi reati, infatti, la pena massima è di 10 anni, ma la condanna definitiva la deciderà il giudice nella prossima udienza.








