Codacons, la dura replica (piena di frecciatine) a Fedez: “Disposti a pagargli un insegnante di italiano”

15 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Codacons

Fedez ieri pomeriggio ha ricevuto una nuova istanza del Codacons e si è sfogato con i suoi follower. Il rapper milanese ha detto di essere stufo e di sentirsi perseguitato. Ieri sera è arrivata la replica dell’associazione, che onestamente mi ha lasciato un po’ perplesso. Un comunicato pieno di shade, frecciatine di ogni genere che pare scritto da qualcuno più Bitchy di me. Ovviamente tra una punzecchiatura e l’altra, il Codacons ha anche annunciato una nuova querela per Fedez.

Codacons, la replica a Fedez.

“Fedez oggi, attraverso un delirante video pubblicato sui social, ha nuovamente attaccato l’associazione dei consumatori ricorrendo ad insulti e violenza inaccettabili.
Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita. Dimostrando leggerezza e superficialità. – spiega il Codacons – L’atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez. Vogliamo garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti.

Una richiesta, come si legge nell’atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza.

Entrando poi nel merito delle accuse mosse dal rapper verso la nostra associazione, gli insulti, l’arroganza, le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione, che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato. In favore dell’influencer stanziamo volentieri una piccola somma per pagare un giovane docente di italiano che, da oggi, manderemo a casa di Fedez quando dovrà leggere atti da noi scritti, per essere certi che li legga e li comprenda a fondo – conclude il Codacons”.

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