Carlo Freccero punzecchia Pier Silvio Berlusconi: “Vuole eliminare il trash con altro trash”

02 Ott 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Pier Silvio Berlusconi Carlo Freccero

Carlo Freccero, l’ex direttore di Rai2, questa settimana ha rilasciato una lunga intervista a La Verità dove ha parlato di Pier Silvio Berlusconi. Lo ha fatto sottolineando di fare “un’analisi esclusivamente tecnica” ma le frecciatine non sono mancate.

“La questione è controversa. L’editore [Pier Silvio Berlusconi, ndr] vuole cancellare il trash, ma si osserva che, in realtà, lo si sostituisce con altro trash. A questo punto sorge l’esigenza di dare una definizione esatta di trash e la cosa si fa complicata. Io vedo tutto in modo più semplice. La parola trash non designa qualcosa di deleterio. Il trash viene spesso scambiato con il kitsch, che è la degenerazione di modelli culturali alti tradotti in una versione volgare. Il trash è volgare tout court, anche senza bisogno di presupporre modelli alti. Ma volgare vuol dire popolare e il trash rappresenta anche la materia del pop”.

Carlo Freccero: “Pier Silvio ha in testa un prototipo: Maria De Filippi”

“Mi sembra che Pier Silvio abbia in testa un prototipo vincente, cioè Maria De Filippi. E voglia tradurre la sua tv in questa chiave. Prendiamo C’è Posta Per Te, la parte che si svolge in studio è un reality nel senso letterale del termine perché è una realtà che si forma di fronte alla telecamera. Ma a differenza di altri reality come il GF, che oggi è inconsistente perché i personaggi hanno poco da raccontare e quindi non fidelizzano il pubblico, De Filippi crea un impatto narrativo con una drammaturgia da feuilleton, che garantisce la partecipazione emotiva del pubblico. Lei lavora su dei topos antichissimi. In particolare il tradimento del legame familiare”.

Il commento su Cesara Buonamici al GF e Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque

“Non basta sostituire gli influencer con i giornalisti affermati per rendere il programma più autorevole. Le prestigiose Cesara Buonamici e Myrta Merlino sono fuori contesto. In più, mi spiace dirlo, mancano di quella vocazione nazional popolare che fa scattare nei programmi generalisti l’identificazione del pubblico”.

Carlo Freccero in modalità “l’arco l’ho io“.

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