Billy Porter bandito dai prossimi Met Gala, ecco il motivo
31 Ago 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Billy Porter ha pestato i piedi alla persona sbagliata. Il famoso attore americano pare sia stato bandito dai prossimi Met Gala, ma andiamo per gradi e…
Tutto è iniziato quando il mese scorso la star di American Horror Story e Pose ha duramente criticato la copertina che Vogue ha dedicato ad Harry Styles. Billy Porter se l’è presa anche con Anna Wintour, definendola una “str***a”. Per questo motivo la direttrice di Vogue USA avrebbe deciso di mettere il nome dell’attore nella black list.
“Lotta nel mondo della moda! Scontro esplosivo tra Billy Porter, 53 anni, e la formidabile caporedattrice di Vogue, Anna Wintour, 73 anni. – riporta Radar on line – La star vincitrice dell’Emmy ne è uscita a brandelli. Una nostra fonte ci ha rivelato: ‘Le ripercussioni del discorso di Porter sono state rapide e decisive, dato che il suo invito all’importantissimo Met Gala è stato revocato e la sua posizione, un tempo di favore e vicinanza con i designer di alto livello, è stata compromessa. I designer si sono uniti ad Anna, un vero titano del settore’. Adesso lui non è più persona gradita al prestigioso evento”.
Billy Porter no MET Gala, 2019. pic.twitter.com/SWizvxDe0F
— Cinematografia Queer (@eduardoirib) May 2, 2022
Billy Porter: le dichiarazioni su Harry Styles e Anna Wintour.
“Non è colpa di Harry Styles se è bianco, carino, etero e perfettamente integrato in quel mondo”, ha aggiunto Porter. “Uno come me, invece, mette in crisi il sistema. Styles è bianco ed è etero. Ecco perché è in copertina. Non-binario? Tutte chiacchiere. No. Non mi piace. Stai usando la mia comunità – o il tuo entourage sta usando la mia comunità – per darti un tono. Non hai mai fatto sacrifici. Lui non ha dovuto sacrificare nulla, e questo non mi sta bene.
Ho avuto un incontro con Anna Wintour, insieme allo staff di Condé Nast, qualche mese prima dell’uscita di quella copertina. Quella str***a verso la fine mi ha chiesto ‘Come possiamo fare di meglio?’ e io sono stato preso così alla sprovvista da non rispondere come avrei dovuto. Avrei voluto dire ‘Usa il potere che ti è dato da Vogue per far sentire la voce di chi guida questo movimento di de-gendering della moda’. Comunque sei mesi dopo l’incontro Harry Styles è stato il primo uomo a posare per quella copertina”.