Antonino Spinalbese si commuove e parla della sua brutta malattia in tv

15 Apr 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Antonino Spinalbese malattia

Subito dopo la fine della storia con Belen Rodriguez, Antonino Spinalbese ha scoperto di avere una malattia autoimmune (di cui Belen non sapeva quasi nulla) e per questo è stato ricoverato. Il 27enne ne ha parlato in una serie di storie Instagram e oggi è stato a Storie Italiane a raccontare nel dettaglio come ha scoperto di avere un problema al pancreas.

“Mi sono sentito solo ed esporre un mio problema poteva aiutare e far sì che qualcuno si potesse ritrovare. Il male doveva avere un senso e l’ho trovato nel parlare e raccontare. Io sono sempre stato bene, non ho nemmeno mai avuto la febbre. Quando ho iniziato ad avere questi dolori volevo capire perché. Più tempo passava e più aumentavano e poi mi sono spaventato. Avevo paura perché adesso ho una figlia e non volevo far vivere difficoltà alla bambina.

Ho un problema al pancreas, sono riuscito a scoprirlo grazie ai medici. Diciamo che ho il pancreas di un anziano. Molte volte queste malattie vengono scaturite da sé stessi, forse era il momento di ricominciare. All’inizio era molto difficile perché non potevo assumere nulla, stavo proprio a digiuno sempre. Dopo a piccoli passi ho iniziato ad assumere i carboidrati. Ora con la giusta alimentazione sto meglio”.

Antonino Spinalbese parla di sua figlia.

“La mia piccola è bellissima. Io penso che io continuo a respirare grazie a lei, mi sento davvero molte volte in un film. E se dovessi vederlo tutto in velocità e sapessi la fine, direi che sarebbe un film meraviglioso. È la cosa migliore che io abbia mai fatto e le devo dire grazie ogni giorno perché mi insegna davvero tanto. Mi piaccio grazie a lei, sono davvero tanto felice. Anche tutto il percorso che sto facendo è grazie a lei. La mia felicità, il mio essere sereno, l’avere speranza è tutto grazie a lei. I miei amici della mia età si lamentano di cose per le quali mi lamentavo anche io. Adesso per me è diverso. Lei mi ha fatto capire che tutto il resto è superficiale. […] Non piangevo dal 2013, da quando è morto mio padre dico davvero, avevo 17 anni e sono dovuto diventare grande. Mi sono ritrovato a prendere il suo posto”.

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