Ascolti Tv
Angela MegaStore debutta su RealTime: gli ascolti e la sua storia
Fabiano Minacci 21/06/2025

Angela MegaStore è diventata Angela Megastar per Warner Bros Discovery, che ha ritenuto fosse una buona idea realizzare un docu-reality su di lei, mostrando al pubblico di Real Time ciò che accadeva all’interno del suo negozio. Purtroppo l’idea, nonostante fosse al 100% #RealTimeApproved, non è stata apprezzata dai telespettatori che al debutto erano solo 155 mila pari all’1% di share.
⭐ Il successo sul web non si tramuta quasi mai in successo in #tv. E lo testimonia anche #AngelaMegastar: il docu-reality sulla commerciale cinese virale su TikTok.
📉 A seguire la vita di Angela Lin solo l’1% di share e una media di 155mila spettatori. Zai jian! #AscoltiTV pic.twitter.com/1C0M8YtPqu
— TV Italiana (@TV_Italiana) June 21, 2025
All’interno del programma Angela mostra la sua vita fatta di fornitori, clienti, vita in negozio e suo figlio Alessandro. “Quando mi ha presentato la sua fidanzata mi sono un po’ arrabbiata perché non mi aveva detto niente e ha scelto di farlo davanti alle telecamere“, ha dichiarato a FanPage. Allo stesso portale ha poi raccontato la sua storia.
Angela Megastore, la sua vita
È nata a Qi Tian, un piccolo paese povero della Cina, in una famiglia che si occupava di sartoria. Anche lei ha studiato per diventare sarta. Fin da bambina ha cominciato ad aiutare: a 7 anni andava a scuola e, una volta tornata a casa, faceva i compiti e imparava a cucire vestiti. Racconta di essere stata una bambina laboriosa, a cui piaceva fare tante cose. A 15 anni era già una brava sarta e gestiva il piccolo negozio dei suoi genitori.
Alla domanda su perché abbia scelto di venire in Italia, spiega che all’epoca c’erano due possibilità: lavorare per lo Stato o trasferirsi in una grande città, in Cina o in Europa, per cercare una vita migliore. In Italia vivevano già i suoi cugini che gestivano un laboratorio per la produzione di borse e per questo ha deciso di raggiungerli. Ha dichiarato che, prima di trasferirsi, non aveva idea di cosa fosse un taxi o un autobus.
All’inizio la Cina le mancava molto. Ha raccontato che piangeva tutte le sere perché era molto giovane, non conosceva la lingua e non aveva amici. Con il tempo ha imparato l’italiano da sola: lavorava durante il giorno e studiava la sera.