LGBT

Amici 24, Senza Cri si apre e parla della sua sessualità

Anthony Festa 04/06/2025

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Lo scorso settembre con l’ingresso di Cristiana Carella (Senza Cri) ad Amici 24, diverse testate hanno iniziato a parlare di “prima persona non binaria” nella scuola di Maria De Filippi. L’artista non ne ha fatto parola, ma lo speaker radiofonico Alvise Salerno ha rivelato: “Ho parlato di Senza Cri al maschile e molti fan mi hanno attaccato dicendomi che è una donna. Le persone che lavorano a stretto contatto con lei mi hanno detto che non ho sbagliato a usare il pronome maschile. Senza Cri nasce biologicamente donna, ma non vuole etichette, non vuole essere categorizzata o almeno così mi è stato spiegato, non preferirebbe avere chissà quale tipo di etichette cucite addosso. Biologicamente donna, va benissimo riferirsi a lei con un pronome femminile, ma di base il ragionamento che vuole fare Senza Cri è quello che vi ho fatto prima: nessun pregiudizio, nessun giudizio, nessuna etichetta“. Senza Cri però nei mesi passati nel talent non ha mai parlato della sua identità.

Amici 24, Senza Cri: “Com’è stato fare il programma da artista non binario”.

La settimana scorsa Cristiana ha dichiarato che Maria De Filippi le ha consigliato di non camuffarsi mai e di essere sempre sé stessa “perché non ha nulla da nascondere“. L’artista di Tokyo Nite ieri si è aperta ulteriormente e in un’intervista rilasciata a Luca Diana per Gay.it ha raccontato com’è stato partecipare al talent di Canale 5 da persona non binaria, confermando così quanto dichiarato da Alvise Salerno. Cristiana ha rivelato che la scuola mariana è stata uno spazio in cui si è sentita sempre al sicuro, a suo agio ed ha aggiunto di essersi sempre espressa in totale libertà.

“Quando ho preso coscienza della mia sessualità? Diciamo che è stato un percorso lungo, personale, iniziato da bambinə. Alcune cose le sentivo già a cinque anni. Poi c’è stato anche un percorso terapeutico, anche se non era iniziato per parlare “di quello”. Ma alla fine lì si arriva, perché certe cose vanno affrontate. Com’è stato raccontarsi come artista non binario in un programma come Amici 24? È stato bellissimo esistere senza paura. Non per fare propaganda, ma per esprimere la mia persona così com’è. Il programma è stato uno spazio accogliente, dove ho potuto essere la persona che ama la carbonara, il suo gioco preferito alla play, la persona in cui mi identifico e quella che amo. Tutto insieme. Così dovrebbe essere ogni spazio: in strada, al bar, ovunque”.

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