Amedeo Grieco duro sulla Ferragni: “Simbolo di degrado culturale”
21 Dic 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Dopo Selvaggia Lucarelli, Cesara Buonamici, Anna Pettinelli e Giampiero Mughini anche Pio D’Antini e Amedeo Grieco si sono espressi sul caso del pandoro di Chiara Ferragni. Durante l’ultima puntata de Le Iene il duo comico ha fatto dell’ironia sulla vicenda.
“Pio e Amedeo non sono riusciti a trattenersi e hanno dato sfogo alla loro classica ironia: “Finalmente è uscito il nostro pandoro, un progetto tutto nostro con il biglietto del film nostro dentro. Il ricavato andrà in beneficenza a noi. Tanto è una cosa che si fa, non se ne accorge nessuno. Male che vada tra un anno chiediamo scusa e facciamo un bel video con la maglia del pigiama tutti trasandati con il trucco un po’ sbavato. Oggi si può comprare la dignità e costa un milione. Poi abbiamo anche un progetto con le uova di Pasqua ma lo diremo più in là”.
Amedeo Grieco duro su Chiara.
Dopo le battute sul pandoro a Le Iene, Amedeo Grieco è tornato a dire la sua su Chiara: “Spero che il suo caso sia l’inizio della fine di questo mondo effimero, ma è inutile negarlo che lei sia il simbolo di un degrado culturale. – si legge sul Corriere – Una persona che dice chiedo scusa e dò un milione di euro è una persona che sottovaluta l’intelligenza delle persone“.
Addirittura degrado culturale?
Amedeo Grieco (del duo Pio e Amedeo) su Chiara Ferragni:
“Spero che il suo caso sia l’inizio della fine di questo mondo effimero, ma è inutile negarlo che lei sia il simbolo di un degrado culturale. Una persona che dice chiedo scusa e dò un milione di euro è una persona che…
— Trash Italiano (@trash_italiano) December 21, 2023
Le parole sul nuovo film.
“Sarà più scorretto di ‘Belli ciao’, ma mantenendo il filone della commedia. Raccontiamo come può un scoglio’ arginare un uomo di sabbia. – ha detto Pio D’Antini in conferenza – Qui siamo più in linea con ciò che è la nostra comicità. È un periodo difficile per chi vuole fare comicità perché si rischia di offendere qualcuno o qualcosa. Ma la gente vera, e non quella dei social ovvero la popolazione che non esiste, vuole ridere. Ridere di pancia, ridere di cose semplici e noi seguiamo questo al cinema, in teatro e in tv. Noi ci prendiamo la responsabilità del politicamente scorretto. Noi non ci siamo mai censurati la comicità dovrebbe essere un terreno dove tutto si può dire”.