LGBT
Amanda Lear furiosa: “Vittima di outing e transinvestigation”
Anthony Festa 18/08/2025

La HBO lo scorso giugno ha pubblicato Enigma, il documentario diretto dall’attivista trans Zackary Drucker, le cui protagoniste sono Amanda Lear e April Ashley, e in cui appare anche Mara Venier. La critica americana ha accolto bene il documentario, definendolo “un racconto interessante di due icone trans” e un “bel ritratto di due leggende transgender”.
In Enigma infatti è raccontata la vita di April, modella, attivista e showgirl de Le Carrousel de Paris e di Amanda Lear, ma proprio sulla diva si Tomorrow viene fatta una sorta di indagine, descritta da Andrea Palazzo de Il Messaggero, che ha visto in anteprima il nuovo prodotto della HBO: “Si vedono estratti del registro civile in cui si scopre quello che sarebbe il suo nome da ragazzo, Alain Tap, mentre altre trans dichiarano di essere state sue colleghe proprio al Carrousel, dove lei pare fosse nota col nome d’arte, Peki d’Oslo. E non mancano le fotografie che la ritraggono insieme a April Ashley. Fu lei a trovarle quel Morgan Lear che la sposò per farle avere i documenti necessari a vivere in Inghilterra, dove erano entrambe approdate dopo l’intervento per la riassegnazione di genere Casablanca. Il documentario mostra anche gli articoli sull’arresto di Lear per droga nel 67, insieme a Brian Jones dei Rolling Stones. Lì, per la prima volta, si rivela che Peki e Amanda e Alain sarebbero la stessa persona, malgrado Lear avrebbe fatto di tutto per nascondere il suo passato“.
Amanda Lear pronta a passare alle vie legali.
Nel documentario Enigma, Amanda Lear afferma di non essere Peki d’Oslo e di non conoscere assolutamente April Ashley, l’attivista e modella scomparsa nel 2021: “Io so solo che era un’ubriacone. Peki? È un’altra persona, non sono io“.
Adesso però la cantante e attrice 85enne è furiosa, perché Zackary Drucker e la HBO avrebbero violato il contratto, andando a scavare in una parte del suo passato di cui lei non ha mai parlato, diffondendo fake news (così dice lei). A Il Messaggero la star ha dichiarato di essere pronta a far partire querele per quello che è stato diffuso, lei infatti si sente vittima di tentativi di outing e di transinvestigantion (la pratica invasiva che cerca di indagare nella vita di personaggi che nasconderebbero identità transgender).
“Dicevano che volevano celebrare la mia carriera, invece era un pretesto per diffondere le solite fake news. – ha dichiarato la cantante a Il Messaggero – Il contratto con i produttori della Hbo escludeva certi temi. I miei avvocati hanno mandato una diffida, ma quelli se ne sono fregati. In America fare una causa è un incubo. Anche Brigitte Macron è stata accusata di essere una trans nella serie di Candace Owens ma non è riuscita a bloccarla. Sono vittima di transinvestigation. È un vergognoso tentativo di outing, ma non intacca la mia carriera. Fra poco tutti si dimenticheranno questo filmetto osceno. Comunque ormai essere trans fa tendenza nello spettacolo: nel mondo della moda lo sono il 50% delle modelle. Su Canal+ uscirà un documentario che mi risarcirà, non sarà una schifezza come questa e poi a novembre c’è il nuovo album, Looking back. Niente disco music, tutti brani che parlano di amori infelici.