LGBT
AIDS, stigma e coming out, Ivan Cattaneo si apre: “Il mio primo test HIV grazie a un reality show”
Fabiano Minacci 14/12/2025

Ivan Cattaneo nel corso di una lunghissima intervista rilasciata a Pietro Cerniglia per Virgilio, ha affrontato temi come l’AIDS, le paure che hanno segnato gli anni Ottanta e il peso dello stigma sociale. Prima di addentrarsi in questi argomenti, però, ha ripercorso il momento del coming out con sua madre, avvenuto quando era un adolescente. In quel periodo mancavano sia internet sia figure di riferimento dichiaratamente gay, e proprio per questo l’artista non aveva nemmeno una piena consapevolezza di cosa significasse esserlo.
Come già detto, Ivan Cattaneo ha fatto coming out con la madre durante il periodo delle scuole superiori. “Allora non esisteva nemmeno il termine coming out. Io ero innamorato di un ragazzo, più grande di me. Non avevo un modello con cui confrontarmi e non sapevo nemmeno come definire quello che vivevo. Avevo visto solo esempi sui giornali in cui, se eri omosessuale, dovevi diventare donna. Così andai da mia madre e le dissi: ‘Voglio diventare donna’. Lei rispose: ‘Parliamone un attimo’“.
Il cantante aveva perso il padre qualche anno prima e la donna, da sola, decise quindi di mandarlo in un ospedale psichiatrico quando ancora si chiamava manicomio: erano i primi anni Sessanta. “Mi fecero dormire per un mese. Senza farmi niente. Solo sedarmi. Io capii che la società non avrebbe potuto darmi nessun supporto. Allora dissi che ero guarito, che avevo avuto solo un momento di debolezza. E da quel momento non ne parlai più, fino al ritorno da Londra“.
Insomma, una forma di sopravvivenza. Ivan Cattaneo, infatti, ha dichiarato di non aver mai rinnegato sé stesso, ma di aver capito che se voleva vivere una vita tranquilla doveva tenere per sé quell’aspetto.”Quando arrivai a Londra vidi persone come me, realizzate, di successo. Vidi che era possibile essere come me e farcela. Quello mi ha dato forza. Quando poi tornai in Italia, ero forte. E questa forza è stata anche utile agli altri, soprattutto a quelli che ancora non riuscivano a dirlo“.
AIDS, stigma e coming out, Ivan Cattaneo si apre: “Il mio primo test HIV grazie a un reality show”
Parlando con Cerniglia, Ivan Cattaneo ha poi affrontato il tema AIDS. “Terrorizzato non basta. Ero proprio impaurito. Il mio migliore amico fu il primo caso conclamato di AIDS in Italia, anche se lui viveva in America. Si chiamava Leonardo. Era anche amico di Loredana Berté. Era il direttore di Fiorucci a New York ed è lui che ci ha fatto conoscere Madonna, Andy Warhol e tutta quella scena. Ma si è preso la malattia proprio lì, a New York. Poi è tornato in Italia, ma non c’erano cure, non c’era nulla: è stato uno dei dolori più forti. Io non avevo avuto rapporti con lui, era un amico, basta. Però ricordo la paura di non sapere neanche come si potesse trasmettere, ero stato a casa sua… Fu pesantissimo. Davvero pesante”.
E ancora: “C’era lo stigma e lo percepivo. Noi l’amore continuavamo a farlo, come tutti. Ma sono sempre stato bene, non ho avuto problemi. La prima vera volta in cui ho fatto gli esami fu quando partecipai a Music Farm, era il 2004. Erano passati vent’anni e non li avevo mai fatti. Ero terrorizzato: sono stati giorni d’ansia fino all’esito negativo che mi ha tranquillizzato. Però quel clima lì, degli anni Ottanta, è impossibile da dimenticare”.








