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Video privati di De Martino: le clip rispuntano e il caso si complica

Anthony Festa 06/09/2025

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Lo scorso 13 agosto Adnkronos e Gabriele Parpiglia hanno parlato per primi dei video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli che sono stati hackerati e poi diffusi on line. Da allora abbiamo scoperto che a riconoscere il conduttore napoletano nelle clip sarebbe stato un suo follower (grazie ai tatuaggi ben visibili) e che pare abbia subito contattato Stefano, che nei giorni seguenti però è anche stato avvicinato da utenti che hanno cercato di ricattarlo: soldi in cambio della rimozione dei filmati. La Polizia è intervenuta per oscurare i siti che ospitavano le clip e l’avvocato di De Martino ha annunciato che sarebbero state individuate anche tutte le persone che conservavano il materiale hackerato sui loro dispositivi, ma in questi giorni ci sono stati degli sviluppi che non lasciano presagire nulla di buono per il presentatore di Affari Tuoi.

Gruppi Telegram e siti a pagamento: rispuntano i video di Stefano De Martino.

Stando alla ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, sarebbe ancora attivo il sito di cam hackerate sul quale per la prima volta sono apparsi i filmati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli, ma non è tutto. Yarix, società specializzata in cybersicurezza con sede a Treviso ha fatto sapere che esistono alcune piattaforme su cui le clip del conduttore sono presenti insieme ad altre migliaia, accessibili pagando dai 20 ai 575 dollari. La cosa più angosciante è che attraverso questi siti, pagando una somma di denaro, è possibile ottenere il controllo delle telecamere private in tempo reale e spiare abitazioni private, studi medici o di estetisti. Il Corriere ha poi spiegato che per i filmati di De Martino la vera difficoltà per la Polizia Postale è quella di fermare la condivisione privata tramite chat: “Questo diventa difficilissimo. Pressoché impossibile“.

Non solo piattaforme a pagamento, i video di Stefano sono rispuntati anche su Telegram: “I filmati continuano a girare su canali privati e nei giorni scorsi è stato creato un gruppo Telegram che conteneva un link diretto a un filmato intimo rubato dalle telecamere di sorveglianza installate nell’appartamento romano della fidanzata di Stefano. In pochi minuti quel gruppo ha raggiunto quasi i 3 mila iscritti“.

Si muove anche il legale di Caroline Tronelli.

Dopo i legali di De Martino, anche Lorenzo Contrada, avvocato di Caroline Tronelli, si è mosso e con diverse istanze alla Procura e alla Polizia Postale, chiedendo la rimozione dei filmati, ma anche in questo caso il Corriere ha spiegato che non è semplice fare una pulizia totale e rapida: “Il provvedimento di oscuramento può avvenire solo dopo i dovuti accertamenti, operazione che può richiede un certo tempo e che potrebbe essere appesantita dagli indizi che emergono man mano sull’attività e le ramificazioni del sito, che contiene migliaia di filmati provenienti da circa duemila telecamere private: alcuni di questi sono stati visualizzati oltre 20 mila volte“.

Gli esperti ancora una volta consigliano di cambiare le password predefinite e continuare a modificarle più volte nel corso del tempo. Anche perché il problema delle cam hackerate esiste da anni, lo scorso giugno Il Fatto Quotidiano ha titolato: “Hacker si introducono nelle telecamere delle case per spiare la gente e vendono le password sul mercato nero. Scansionano la rete con programmi automatizzati alla ricerca di telecamere di sorveglianza online con credenziali d’accesso deboli, ovvero quelle di fabbrica (come “user” e “password“) che gli utenti non avevano mai cambiato“.

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