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Veronica Gentili corregge Emanuela Fanelli: “Non sono d’accordo, non c’è più tempo su Gaza”

Anthony Festa 27/08/2025

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Emanuela Fanelli sarà la conduttrice delle serate d’apertura e di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2025. L’attrice stamani è arrivata in laguna e ha annunciato alla stampa che parteciperà alla manifestazione per Gaza, ma che al Festival non parlerà di ciò che sta accadendo in Palestina: “Sarò alla manifestazione per Gaza, ma dal palco del Festival non dirò nulla. Se mi chiede se io dirò una frase sulla situazione palestinese, che umanamente mi addolora moltissimo, quella frase non ci sarà. – riporta il QN – Ovviamente ci ho pensato: ma ho pensato che affrontare quel tema con una sola frase, in una situazione in cui indosso un abito stupendo, costosissimo, con dei gioielli costosissimi, mi farebbe sentire in imbarazzo. Sono molto contenta che ci sarà una manifestazione sulla Palestina a cui la Biennale darà spazio. Ma una frase specifica sul tema, nel discorso introduttivo, non ci sarà“. Molti si sono detti d’accordo con la Fanelli, altri invece hanno criticato questa scelta e tra queste persone c’è anche Veronica Gentili.

Veronica Gentili critica Emanuela Fanelli: “Non è proprio più tempo”.

La conduttrice de L’Isola dei Famosi in un video affidato a Instagram ha bacchettato Emanuela Fanelli e ha spiegato all’attrice come mai sarebbe così importante parlare di Gaza in un contesto formale e glam come la Mostra del Cinema di Venezia. Secondo Veronica Gentili è necessario parlare della Palestina sempre e ovunque, a maggior ragione quando si ha un ampia platea davanti.

Stimo Emanuela e credo sia una bravissima attrice, e sono convinta sia una donna sensibile e attenta al mondo che la circonda. Ma sinceramente credo che, quando Emanuela dice che non parlerà di Gaza nel suo discorso di apertura del Festival di Venezia, perché teme di sentirsi inopportuna, impreparata e fuori contesto, stia sbagliando. E c’è una ragione.

Questo non è il momento del distinguo. Non esistono contesti giusti o sbagliati nei quali affrontare la questione di un popolo che viene quotidianamente sterminato. I morti di Gaza scorrono come i granelli di sabbia di una clessidra che, se non ci sbrighiamo a trovare una soluzione a breve, sarà svuotata del tutto. Quello che fa la società civile è una battaglia non solo contro i governi ma contro il tempo. Perché ogni giorno che passa le possibilità che la Palestina e il suo popolo continuino ad esistere diminuiscono. A questo servono le pressioni costanti e a volte anche ripetitive di artisti, giornalisti e della società civile, le persone che sono turbate da quello che vedono succedere sotto i loro occhi e che lo esprimono e lo condividono ogni giorno tentando di fare pressione. E in questo senso nulla è più prezioso di un pulpito così prestigioso come quello di Venezia, su cui inevitabilmente ora sono puntati tutti gli occhi.

Il problema dei vestiti e dei gioielli che si indossano o farsi lo scrupolo comprensibile di apparire inadeguati perché non sia degli esperti di geopolitica, in realtà sono dei falsi problemi. Perché qui il punto non è giudicare l’idoneità di Emanuela Fanelli, un’attrice, a parlare di Gaza. Il punto è parlare di Gaza, ovunque, continuamente. La società civile non deve smettere di parlare di Gaza finché non accade qualcosa, a costo di apparire stucchevoli e a tratti ridondanti. Tanto più quando si ha l’opportunità di farlo dove si viene ascoltati da molti, a maggior ragione quando l’argomento è fuori contesto e quindi magari diventa particolarmente molesto e particolarmente urticante per tutti coloro che non lo vogliono ascoltare. Ecco, quelli sono proprio i momenti in cui è più importante farlo.

Oltretutto, questo è il primo anno in cui scompare a Venezia la figura della madrina, epiteto ritenuto sminuente, e si lascia il posto alla figura della conduttrice, che è quella che invece ha il compito di guidare, di condurre le cerimonie del festival e di dare loro un’impronta. Quindi, a maggior ragione quest’anno più che mai è giusto che chi conduce il festival possa farsi portavoce del messaggio che la società civile in questo momento ha più urgenza di gridare. Emanuela, purtroppo, non abbiamo più tempo per i distinguo. Non abbiamo proprio più tempo in generale“.

Al momento Emanuela Fanelli non ha replicato ai consigli di Veronica Gentili.

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