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Tommaso Cocci, indagati Belgiorno e Poggianti: è caos in Fratelli d’Italia a Prato

Fabiano Minacci 10/09/2025

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La Procura di Prato ha deciso di indagare Claudio Belgiorno e Andrea Poggianti nel caso delle lettere minatorie e diffamatorie indirizzate a vari esponenti di Fratelli d’Italia con l’intento di estromettere Tommaso Cocci dalla vita politica e dalla corsa alle regionali in Toscana.

In quelle lettere, alcune finite anche sulla stampa, è stato accusato Cocci di aver partecipato a incontri di gruppo gay con minorenni, di aver fatto uso di sostanze stupefacenti, di far parte della massoneria e di aver inviato foto intime. L’intento era chiaro: le minacce, messe nero su bianco, miravano a costringerlo al ritiro dalla corsa politica. “Se continui a fare politica ti distruggiamo la vita”, si leggeva in una delle missive. Lo stesso Tommaso, come riportato settimane fa dal Corriere, “non avrebbe escluso che quanto accaduto fosse lo spurgo di una rivalità interna al partito in città”, ovvero che a mandarle fosse stato proprio qualcuno di Fratelli d’Italia.

Tommaso Cocci, il rivale politico in Fratelli d’Italia è Claudio Belgiorno

A Prato, all’interno di Fratelli d’Italia, il principale rivale politico di Tommaso Cocci è Claudio Belgiorno, finito sotto inchiesta insieme ad Andrea Poggianti. Al momento resta da capire quali legami ci fossero tra Poggianti e Cocci, tra Poggianti e lo stesso Belgiorno e, soprattutto, per quale ragione — se le accuse trovassero conferma — Poggianti avrebbe avuto interesse a spingere Tommaso al ritiro dalla scena politica.

Nel dubbio, il procuratore Luca Tescaroli ha disposto le perquisizioni nei confronti dei due esponenti politici per raccogliere eventuali prove che, in caso di colpevolezza, li collegherebbero ai reati di diffamazione e diffusione illecita di immagini esplicite senza il consenso dell’interessato. Secondo la Procura, infatti, i due avrebbero ricevuto o comunque acquisito le immagini esplicite ritraenti Cocci e le avrebbero diffuse senza il consenso di quest’ultimo mediante più lettere anonime a partire dal mese di ottobre dello scorso anno e più volte anche nei mesi scorsi. Come si legge sul Tirreno “A suffragare le contestazioni, oltre alle dichiarazioni rese dalla vittima, ci sono altre acquisizioni investigative“.

In queste ore Fratelli d’Italia sta decidendo che cosa fare con le candidature toscane di Cocci e Belgiorno. L’ipotesi più accreditata, si legge online, è che vengano azzerate almeno nel listino di parte maschile. Claudio, tuttavia, aveva fatto sapere di star meditando di lasciare il partito nel caso in cui fosse stato deciso di estrometterlo dalle candidature. Ma se le accuse mosse dalla Procura si rivelassero fondate sarebbe il partito stesso ad allontanarlo.

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