Tokyo 2020: outing agli atleti gay e bisessuali non dichiarati, pubblicate le schermate di Grindr

Categorie: LGBT
Tag:

Nel 2016 alle Olimpiadi di Rio un giornalista ha usato Grindr per fare outing a diversi atleti e la storia adesso si ripete a Tokyo. Queste sono le Olimpiadi con il più alto numero di sportivi LGBT (più di 160), ma molti altri non sono dichiarati ed alcuni di loro hanno dei buoni motivi, visto che in Giappone sono arrivati team di nazioni dove l’omosessualità è un reato punibile per legge.



In questi giorni qualcuno si è collegato a Grindr con lo scopo di rilevare l’attività nel villaggio olimpico, dove risiedono 5.862 atleti uomini e 5.362 atlete donne. Tutto questo per tentare di scovare gli atleti LGBT non dichiarati. Almeno 5 tiktoker hanno pubblicato dei video mostrando le schermate di Grindr con i volti o i corpi degli atleti, uno di loro si è anche messo a scherzare: “Ho usato la funzione di esplorazione di Grindr per trovarmi un fidanzato olimpionico“. Le cose non vanno meglio su Twitter, dove sono già più di 10 i tweet con le foto dei profili degli sportivi non dichiarati.

Purtroppo – secondo Insider – sono già quattro gli atleti non dichiarati che sono stati identificati e uno di loro viene proprio da un paese altamente omofobo. In questo caso l’outing non è soltanto orribile, ma anche pericoloso.



Tokyo 2020: Grindr e Twitter contro l’outing degli sportivi.

“Questi utenti violano i Termini e le condizioni di servizio di Grindr che vietano loro di visualizzare, pubblicare o distribuire in altro modo qualsiasi contenuto o informazione che faccia parte dei servizi di Grindr. Per rispetto della privacy dei nostri utenti e per rispetto degli impegni contrattuali assunti da questi individui, Grindr chiede a questi individui di rimuovere i loro post sui social media che includono immagini dalla piattaforma Grindr”.

“I post in questione hanno violato le Regole di Twitter contro la condotta odiosa e dovranno essere rimossi prima che ai proprietari dell’account sia negato l’accesso a Twitter”.



Fonte: GayBurg