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Timberlake dopo le polemiche sui concerti: “Ho la malattia di Lyme”

Anthony Festa 31/07/2025

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L’erede di Michael Jackson, la popstar maschile più completa, un talento nel canto e nel ballo, per anni Justin Timberlake ha incassato i più bei complimenti da giornalisti, critici musicali e pubblico, ma con l’ultimo tour qualcosa è cambiato. Dopo gli ultimi show del suo Forget Tomorrow Tour, molti fan si sono lamentati della scarsa presenza scenica di Justin, che è apparso svogliato, stanco e che durante diverse esibizioni ha anche appoggiato il microfono a terra e si è limitato ad accennare qualche passo di danza, mentre il pubblico cantava.

Tanti fan hanno abbandonato i concerti europei prima della fine degli show e su Tiktok è diventato virale il video di una ragazza rumena, che ha criticato duramente Timberlake: “Sei stato una grossa delusione. Sei arrivato in ritardo, hai cantato poche parole per ogni brano e non hai nemmeno avuto la voglia di ballare. Ti sei presentato sul palco con un cappello e degli occhiali, ma ricordati che i fan vogliono vederti, pagano anche per quello“.

Poche ore fa Justin ha spiegato il perché a molti è apparso diverso durante questo tour, il cantante infatti ha rivelato di avere la malattia di Lyme: “Di solito non dico queste cose. Se ho deciso di parlare è perché voglio essere trasparente con voi, così che le mie difficoltà non vengano fraintese“. Timberlake ha parlato di stanchezza cronica e diverse difficoltà fisiche, tanto che nel bel mezzo del tour si è trovato ad un bivio, interrompere gli spettacoli, o tenere duro e continuare e come sappiamo il 44enne ha deciso di andare avanti, per la serie the show must go on.

Justin Timberlake: la lettera ai fan: “Ho la malattia di Lyme”.

Questa è stata un’esperienza divertente, emozionante, gratificante, fisicamente impegnativa e, a volte, estenuante. Faccio questo da più di 30 anni (il che sembra pazzesco da dire) e ho dato tutto me stesso. Non avrei potuto farcela senza la mia famiglia, gli amici e tutto il VOSTRO supporto.

Come molti di voi sanno, sono una persona piuttosto riservata. Ma riflettendo sul tour e sul tour dei festival, voglio raccontarvi un po’ cosa mi sta succedendo.

Tra le altre cose, ho combattuto contro alcuni problemi di salute e mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme, cosa che non dico perché cercare compassione, ma per fare luce su ciò che ho affrontato dietro le quinte. Se avete avuto questa malattia o conoscete qualcuno che l’ha avuta, allora sapete: viverci può essere incessantemente debilitante, sia mentalmente che fisicamente. Quando ho ricevuto la diagnosi sono rimasto sicuramente scioccato. Ma almeno ho potuto capire perché ero sul palco e provavo un dolore ai nervi enorme, o mi sentivo semplicemente con una stanchezza o una debolezza pazzesca. Mi sono trovato di fronte a una decisione personale. Smettere con i live e fermare il tour? Oppure, continuare e farcela. Ho deciso che la gioia che mi dà esibirmi supera di gran lunga lo stress che il mio corpo stava provando. Sono così felice di aver continuato.

Non solo ho dimostrato a me stesso la mia tenacia mentale, ma ora ho collezionato anche così tanti momenti speciali con tutti voi e non li dimenticherò mai. Ero riluttante a parlarne perché mi è sempre stato insegnato a tenere per me una cosa del genere. Ma sto cercando di essere più trasparente sulle mie difficoltà in modo che non vengano fraintese. Condivido tutto questo con la speranza che possiamo tutti trovare un modo per essere più connessi. Vorrei fare la mia parte per aiutare anche gli altri che stanno vivendo questa malattia.

A ognuno di voi che è venuto a vedermi al Forget Tomorrow Tour o al JT Live ‘25 (o a qualsiasi altro tour o spettacolo nel corso di questi anni)… la vostra energia e il vostro amore continuano a rendermi umile. I vostri cartelli, i messaggi e le magliette fatte in casa mi hanno fatto sorridere così tante volte. E ascoltare e guardarvi tutti cantare queste canzoni, parola per parola, a squarciagola, mi lascerà per sempre a bocca aperta. Avete realizzato i miei sogni.

Alla mia troupe, alla band, ai coristi e ai ballerini… la vita in tour è davvero qualcosa di unico. Per me siete stati una bellissima famiglia lontano da casa. Farò sempre tesoro del tempo che abbiamo passato insieme in questi ultimi due anni. Non vedo l’ora di vedere cosa farete in futuro. So che sarà emozionante!

Non c’è davvero modo di esprimere a parole la sensazione di essere su un palco e di condividere l’esperienza della musica dal vivo con tutti voi. È una vibrazione che non ha eguali, una cosa sacra per me. Onestamente non so quale sarà il mio futuro sul palco, ma farò sempre tesoro di questo tour! E di tutti quelli precedenti!

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