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The Traitors Italia avrebbe avuto successo su Canale 5? L’analisi

Fabiano Minacci 10/11/2025

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The Traitors Italia avrebbe avuto successo anche su Canale 5? A rispondere a questa domanda è stato un giornalista televisivo, Massimo Falcioni, che su Today.it ha pubblicato un editoriale in cui spiega perché la risposta è no.

Nell’articolo Falcioni spiega che molti telespettatori stanno facendo un grande errore, ovvero pensare che The Traitors Italia, così come l’abbiamo visto, avrebbe spaccato anche sulla tv generalista che invece è ferma al Grande Fratello e a L’Isola dei Famosi. Secondo lui, infatti, questa sarebbe una fantasia bella e buona, perché la tv e le piattaforme giocano due campionati diversi.

Il giornalista parte da un dato semplice: su Prime un episodio dura 50-60 minuti e lo guardi quando vuoi, come vuoi, senza interruzioni e senza regole. In tv, invece, sarebbe l’esatto opposto. Un programma così, oggi, su Canale 5 inizierebbe non prima delle 21.30/22.00 e in meno di un’ora dovrebbe già chiudere bottega, perché lo spazio del prime time è rigidissimo. Per farlo “durare” abbastanza, servirebbero due appuntamenti settimanali, e già questo romperebbe una delle cifre del format: essere compatto, denso, senza tempi morti. Per far capire meglio la dinamica, Falcioni porta l’esempio de La Talpa. L’anno scorso, pur provando a innovare, è stata massacrata dalla tv: puntate gonfiate, ritmo rallentato, messa in onda che superava la mezzanotte. In altre parole: ciò che funziona su una piattaforma, in tv diventa un pachiderma.

The Traitors Italia: “Su Canale 5 sarebbe stato un flop”

E se The Traitors Italia fosse stato invece trasmesso da Italia 1? In quel caso si sarebbe schiantato contro La Ruota della FortunaAffari Tuoi, che chiudono con ascolti monstre. Per Falcioni, infatti, la tv generalista funziona con la regola del “qui e ora”: o prendi il pubblico subito, tutti insieme, oppure sei un flop e nessuno inizierebbe a guardarti da metà puntata solo per recuperare il finale. Sulle piattaforme non è così: puoi costruire pubblico nel tempo, anche in settimane o mesi, e nessuno ti giudica per la prima ora di messa online.

Il punto finale del suo ragionamento è chiaro: creare un format per la televisione è molto più difficile che farlo per l’on-demand. Devi tenere conto di orari, pubblicità, traini, concorrenza, durata, slot… mentre la piattaforma è una prateria: puoi essere conciso, creativo, libero. E The Traitors Italia vivrebbe proprio grazie a quella libertà. “La verità, purtroppo, è che The Traitors, in onda su un canale in chiaro, fallirebbe miseramente“, ha concluso. E come dargli torto. Certi programmi come questo, LOL, Red Carpet, Celebrity Hunted.. possono vivere solo on-demand. Ne è un esempio anche la nona edizione de Il Collegio che grazie alla messa in onda su RaiPlay ne ha giovato tantissimo.

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