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“Ero con Taricone quando morì, sono stato 9 anni in analisi”, parla l’amico

Fabiano Minacci 15/07/2025

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In una recente intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, il regista e attore Rolando Rovello ha ricordato un fatto traumatico della sua vita, ovvero la morte di Pietro Taricone avvenuta in seguito a un incidente col paracadute. I due, che condividevano la passione per il paracadutismo, erano insieme quel giorno. Era il 29 giugno del 2010 e come sappiamo l’attore a causa di una manovra sbagliata col paracadute si è schiantato sul suolo all’Aviosuperficie di Terni.

“Sono andato dallo psicologo dopo la morte di Pietro Taricone, quel giorno ero con lui e ci lanciavamo insieme. Nove anni di analisi. Dopo quell’evento per due volte sono arrivato al campo, ma non sono mai sceso dalla macchina. Non mi lancio più. Lui aveva il gusto della verità, lui ti diceva in faccia tutto, nonostante fosse di un’umiltà clamorosa“.

Rolando Rovello era un amico Pietro Taricone, ma anche un collega: hanno fatto insieme la serie La Nuova Squadra.

Come morì Pietro Taricone

Pietro Taricone precipitò col paracadute a causa di un errore durante una manovra, come riportò all’epoca Il Mattino. Sebbene il paracadute si fosse aperto correttamente, al momento di dover rallentare il gesto fu eseguito in ritardo, causandone l’impatto al suolo a una velocità eccessiva. Dopo lo schianto non riprese mai conoscenza: fu colpito da un arresto cardiaco e rianimato sul posto. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria di Terni, fu sottoposto a un intervento chirurgico durato ben nove ore nel tentativo di salvargli la vita. Il direttore generale dell’ospedale, Gianni Giovannini, dichiarò: “È come se fosse caduto da un edificio. Purtroppo nemmeno 25 sacche di sangue sono bastate a fermare l’emorragia.” Le lesioni riportate furono gravissime: fratture multiple a gambe e bacino, un trauma facciale e cranico, oltre a danni estesi agli organi interni. La famiglia avrebbe desiderato donare gli organi, ma non fu possibile poiché erano compromessi.

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