Stranizza D’Amuri supera 1 milione di incassi: presto arriverà in televisione

22 Apr 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Stranizza D'Amuri incassi

Beppe Fiorello ha esordito alla regia di un film con Stranizza D’Amuri, una pellicola che racconta la storia dell’omicidi0 di Giarre. Nel 1980 in Sicilia Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola vennero trovati morti a soli 25 e 16 anni. Dopo delle indagini i Carabinieri individuarono un colpevole, Francesco Messina, che all’epoca aveva 13 anni e che rivelò che i due innamorati lo costrinsero a sparargli, visto che non avrebbero mai potuto vivere insieme serenamente. Pare però che dopo alcuni giorni di interrogatori il ragazzino ritrattò dicendo di aver subito pressioni dai Carabinieri.

Ad un mese esatto dall’uscita al cinema, Stranizza D’Amuri ha superato il milione di Euro di incassi. Se non siete ancora andati in sala a vederlo ve lo consiglio caldamente. Per chi non riuscirà a goderselo al cinema, tranquilli, perché stando a quello che riporta CinguetteRai, il film di Beppe Fiorello sbarcherà prossimamente sulla Rai.

Stranizza D’Amuri, le parole di Beppe Fiorello.

“Tra questi due ragazzi nasce una splendida amicizia che poi diventa amore. Mi sono ispirato ai fatti di Giarre, per dare luce alla storia di due ragazzi uccisi perché ci amavano. Lessi un articolo su questi fatti e mi promisi che avrei raccontato la storia di questo amore assoluto, un amore stupendo. Ho saputo che in un film di Milano dopo la proiezione ci sono stati degli abbracci. Dai fatti di Giarre è nato l’Arcigay, un mese dopo. Fu chiarissimo che si trattò di un delitto di stampo di odio.

Nasce in Sicilia il movimento per i diritti degli omosessuali. L’amore di questo film mi auguro che veicoli la mia Sicilia in una strada per i diritti. Se la situazione è cambiata davvero? Speravo di fare un film ‘storico’ del ‘come eravamo’ e invece purtroppo leggo vicende orribili di omofobia. Volevo riportare luce su Tony e Giorgio, il film è dedicato a loro, ma purtroppo di fatti di omofobia accadono ancora, addirittura tra le mura di casa. Queste discriminazioni sono terribili, anche perché si consumano all’interno delle famiglie. A Milano sono venuti a vedere il film i ragazzi di Casa Arcobaleno. Cosa c’entro io con i gay? Sì ho letto questi commenti. Ma che domanda è? Non ho risposte e rimango basito e preoccupato che io non avrei dovuto occuparmi di quella vicenda”.

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