News
Selvaggia Lucarelli sulle gemelle Cappa: “Odio ingiustificato nei loro confronti”
Fabiano Minacci 27/06/2025

Selvaggia Lucarelli ha le idee chiare sul caso Garlasco e ritiene che ad uccidere Chiara Poggi sia stato effettivamente Alberto Stasi, come stabilito dal Tribunale che lo ha condannato a 24 anni di carcere, pena poi ridotta a 16 anni grazie al rito abbreviato. Qualche settimana fa, ospite ad Accordi e Disaccordi su Nove, ha ribadito la sua posizione, esprimendo anche un’opinione sulle gemelle Paola e Stefania Cappa — cugine di Chiara, di cui una oggi è sposata con il nipote di Rizzoli, l’editore — sostenendo che siano vittime di un odio mediatico ingiustificato.
Gemelle Cappa, Lucarelli contro la stampa: “Instillano un dubbio sul caso Poggi” https://t.co/7nck69rc1i
— BICCY.IT (@BITCHYFit) May 17, 2025
“Loro pagano un peccato originale, che è quello del famoso fotomontaggio che fecero all’epoca. Lasciarono quella foto in cui c’erano loro due con Chiara, che era una foto creata da loro artificialmente, con Photoshop, e continuiamo a giudicarle per la famosa appropriazione del morto. Si sono volute collocare, in un momento di grande visibilità del caso Garlasco, sulla scena del delitto assieme alla vittima, che in fondo è qualcosa che facciamo quasi tutti oggi sui social. Appena muore qualcuno, pubblichiamo il selfie col morto, è un classico. Non siamo forse migliori delle sorelle Cappa. Ai tempi non c’erano un granché i social, non lo facevamo e ci sentivamo migliori. La verità è che non sono state mai neppure indagate, e non è che non sia stato verificato il loro alibi, non è che non sia stato preso il loro DNA. In realtà la loro posizione è stata ampiamente verificata, ma non sono mai state indagate”.
Eppure, dice Selvaggia Lucarelli, nei loro confronti c’è “un odio che non nasce da un fatto specifico”, ma da delle suggestioni. “Suggestioni portate avanti purtroppo dalla maggior parte dei giornali che continuano a insinuare che loro possano entrare in questa vicenda, addirittura possano essere collocate sul luogo del delitto. Ricordo tra l’altro che una delle due aveva anche un tutore, era stata operata a una gamba, non poggiava il piede neppure per terra, quindi la vedo difficile andare a uccidere a domicilio. Non sono mai state indagate“.
Lucarelli non l’ha citata esplicitamente, ma il riferimento alla direttrice del settimanale Giallo appare evidente. Quest’ultima sul suo giornale ha ipotizzato che i lividi trovati sulla coscia di Chiara Poggi — inizialmente attribuiti dagli inquirenti al tacco di una scarpa — potessero invece essere stati provocati da una stampella. Ad ogni modo, le “suggestioni” sono state alimentate indirettamente anche dalle gemelle Cappa e da quell’intercettazione in cui Paola dice a un amico che sua sorella era terrorizzata dalla riapertura del caso e che lei non aveva ancora parlato ma “Non ho mai aperto bocca, però verrà il giorno che la apro, voglio essere pagata fior di milioni, tutto quello che ha guadagnato la Ferragni in questi anni lo guadagnerò in una sola volta. Però dico tutto eh! Tutto, tutto, tutto!“. A cosa si riferiva?
Selvaggia Lucarelli sul borsone con le armi dentro al torrente: “E se ce l’ha buttato qualcuno?”
Selvaggia Lucarelli parla infine del borsone ritrovato nel fiume dietro casa della nonna delle gemelle dopo la dichiarazione di un supertestimone. “Il borsone che una di loro avrebbe gettato nel canale dietro casa della nonna? Dopo il servizio de Le Iene dove il supertestimone dice che avrebbero visto una Cappa buttare nel torrente un borsone, quel torrente è stato dragato ed è stata trovata una sacca con all’interno delle armi, delle potenziali armi del delitto. Io devo dirti la verità: sorrido davanti questo ritrovamento che mi sembra didascalico. Si è parlato in questi anni di ipotetiche armi come: martello, attizzatoio, ascia. E cosa ritrovano nel fiumiciattolo? Un’ascia, un attizzatoio e un martello. Sembrano le armi del Cluedo, manca solo il candelabro. Allora mi domando: non è che ce l ha buttate qualcuno?”.