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Selvaggia Lucarelli accusata di aver fatto un’intervista riparatoria a Martina Strazzer: la replica

Fabiano Minacci 01/09/2025

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L’intervista che Martina Strazzer ha rilasciato a Selvaggia Lucarelli è stata considerata da alcuni come un’intervista riparatoria e Grazia Sambruna ha addirittura scritto che, leggendola, sembrava chiaro fin da subito da che parte stesse la giornalista che avrebbe descritto Strazzer come una donna sofferente e la contabile come una donna rancorosa.

Anche Charlotte Matteini, ovvero colei che ha portato alla luce la vicenda, non ha visto di buon occhio quell’intervista e ha addirittura detto – nel suo lungo video sfogo pubblicato su TikTok – che Selvaggia Lucarelli cancellava i commenti in suo favore. “Mi state segnalando che chi prova a commentare in mio favore, o semplicemente a lasciare osservazioni gentili ed educate che mettono in dubbio alcune dichiarazioni di Martina Strazzer, si vede rimuovere i commenti e viene addirittura bloccato“.

 

Su questo preciso aspetto è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli, che lo ha commentato nella sua nuova newsletter. Ha parlato di una risposta arrivata tramite “video sgangherati” e di migrazione di persone da TikTok a cui “non interessa nulla della sostanza e dell’intervista, ma che voleva solo polarizzare la vicenda rendendola una bega da cortile“. E in merito ai commenti cancellati, la giornalista ha scritto: “Sì, cancello commenti di gente sgradevole, becera o fuori tema, e tra l’altro da sempre“.

Selvaggia Lucarelli: “Intervista semplice? Le ho fatto 90 domande”

Sulla questione “intervista riparatoria” sollevata dai social, Selvaggia Lucarelli ha precisato di nuovo che non è vero e che Martina Strazzer ha risposto a tutto senza intermediario, ufficio stampa, avvocato o aver letto in anticipo le domande. “Le ho fatto 90 domande (…) le ho chiesto anche della beneficenza, delle polemiche sui suoi inizi e di molto altro. Se qualcuno ritiene che, oltre il proprio dovere di fare tutte le domande, il compito dell’intervistatore si mangiarsi vivo l’intervistato perché quella persona ti sta sul C e deve fallire, mi spiace. Avete un’idea distorta di cosa significhi fare questo lavoro“.

E ancora:

Riguardo la presunta neutralità che l’intervistatore deve avere (…) questa neutralità consiste nel partire da presupposti di verità, non raccontare bugie e non dare false informazioni al lettore. Per il resto, chi fa informazione avrà inevitabilmente la sua opinione. Io non faccio sconti a nessuno, ma non presento neppure conti forzatamente salati, se non lo ritengo necessario. Anche incalzare sul nulla un intervistato è non raccontare la verità“.

“Quella di Sara non poteva essere l’unica parte della storia”

Quella di Sara non poteva essere l’unica versione della storia” – ha continuato Selvaggia Lucarelli – “Non funziona così. Se contatti i giornalisti con nome e cognome anche lasciando messaggi sui loro profili pubblici, ti stai esponendo molto, soprattutto se scrivi che il tuo scopo è “mostrare l’altra faccia di Martina Strazzer”, che mi sembra una dichiarazione di intenti molto chiara“.

La giudice di Ballando con le Stelle ha poi spiegato che quando una persona attraversa una crisi mediatica, sceglie di parlare con chi vuole, di solito qualcuno di cui si fida, che gli sembra autorevole, simpatico o utile ai suoi scopi. Nella maggior parte dei casi, se deve difendersi da accuse — soprattutto se le ritiene ingiuste o parzialmente ingiuste — non parlerà con chi ha diffuso la notizia. Questo perché magari quella persona potrebbe finire in tribunale insieme a loro, o semplicemente perché non la sopporta. Per questo motivo Martina Strazzer ha scelto di essere intervistata da lei e non da Charlotte Matteini.

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