LGBT

Scott Finn, svelate le cause della morte

Fabiano Minacci 04/12/2025

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La prematura scomparsa di Scott Finn, nome d’arte di Rhett Douglas Messerly, ha sconvolto i suoi fan. L’annuncio è stato dato dai suoi familiari tramite un necrologio online, in cui si leggeva che loro trovavano conforto nel sapere che il suo “dolore sulla terra” è finalmente finito e che ora riposa nella “casa del Padre”.

Avendo parlato esplicitamente del “dolore provato”, molti fan hanno escluso la possibilità che la sua morte sia stata causata da un incidente o da un trauma improvviso, ipotizzando invece che possa essere stata dovuta a una lunga malattia irreversibile, a una dipendenza finita tragicamente o a un suicidio. E purtroppo avevano ragione. Scott Finn, infatti, si è tolto la vita. Lo ha scritto implicitamente un suo familiare su Facebook commentando così la sua scomparsa: “Dietro i pensieri suicidi non c’è il desiderio di morire, ma il desiderio di sfuggire al dolore. Ecco perché la nostra gentilezza e la nostra presenza contano di più“.

L’ultimo post social dell’attore risale allo scorso giugno quando ha aggiornato i fan così: “È stata dura la mia vita nell’ultimo anno e mezzo a causa del mio divorzio, ma finalmente sono di nuovo single“. Scott Finn, tuttavia, è sempre stato molto riservato sulla sua vita sentimentale e non conosciamo neanche il suo orientamento: sappiamo solo che si è sposato nel 2023 con una donna.

Moglie a parte, la sua carriera nel mondo del cinema per adulti gay è piuttosto lunga: ha girato per numerose case di produzioni LGBT+ come la Active Duty e la Next Door Studios. L’ultimo ciak lo ha fatto nell’estate del 2024.

Scott Finn, le parole dei suoi genitori

Rhett (il vero nome di Scott, ndr) ha studiato alla Weber High School, dove i compagni lo chiamavano buffone e le ragazze bel ragazzo con bei muscoli. Sapeva sempre far sorridere e ridere chi gli stava intorno. Resterà nel ricordo soprattutto per la sua straordinaria abilità nell’aiutare il prossimo. Era molto competitiv, anche nel gioco delle carte che finivano in litigi accesi coi fratelli. Rhett adorava scalare alberi e a volte i pompieri lo tiravano giù da altezze eccessive”, le parole del necrologio.

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