Saverio Costanzo, il figlio di Maurizio Costanzo elogia Maria De Filippi: “Ci siamo riuniti grazie a lei”

24 Gen 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Saverio Costanzo Maria De Filippi

Saverio Costanzo questa settimana ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha parlato di suo padre Maurizio Costanzo a quasi un anno dalla morte (l’anniversario sarà il prossimo 24 febbraio). Lo ha ricordato citando Maria De Filippi che sarebbe stata a suo dire proprio l’artefice del loro riavvicinamento.

“Volevo molto bene a papà. Ma avevo una madre forte e molto presente, che non ci ha mai fatto sentire la sua mancanza. Poi certo abbiamo avuto i nostri conflitti, come sempre tra il padre e il figlio maschio. Devo molto a Maria. Fu lei a riavvicinarci. Andavano da Mességué perché lui doveva sempre dimagrire. Una volta Maria gli disse: portiamo anche tuo figlio. Allora avevo tredici anni, ed ero pure io un po’ grassoccio… Lui all’inizio non voleva: “ma no, che pa*le!”. Finì che ci divertimmo tantissimo, sembravamo Sordi e Verdone nel film “In viaggio con papà”. Ci era toccata la camera insieme, un incubo. Se mi svegliavo (affamato) nel cuore della notte russava talmente che non riuscivo più a prendere sonno. All’inizio mi pareva uno sconosciuto. Poi mi resi conto che papà era un uomo di un umorismo straordinario. E così, complice una certa sorniona ironia tipica dei romani che condividiamo, ci siamo ammazzati dalle risate. Io ero un po’ str0nz0: quando ho cominciato a fare il regista, non volevo che parlasse di me. Ed ero anche un po’ snob. Lui no. Lui era un uomo di tv; e un uomo di tv è di tutti”.

Saverio Costanzo e Camilla Costanzo sono i due figli nati dalla relazione con Flaminia Morandi.

“Quando papà è morto c’eravamo tutti: Maria, mia sorella Camilla e mio fratello Gabriele. Sono stato fortunato: non avevo film da girare, ho potuto stargli accanto sino alla fine, e sono orgoglioso di questo. Papà è sempre rimasto lucido. Era stato molto male già nel 2013, ma all’epoca dovevo lavorare, avevo interrotto una produzione che doveva ricominciare. Lui mi disse: non partire, resta qui con me. Gli risposi: tu cosa faresti al posto mio? Ancora una volta fu Maria a risolvere: “Vai pure Saverio, tuo padre è troppo intelligente per morire adesso”

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