Musica

Sanremo Giovani 2026, Principe, Seltsam e SenzaCri passano: chi è stato eliminato

Fabiano Minacci 03/12/2025

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Ieri su Rai2, con la conduzione di Gianluca Gazzoli, è andata in onda la quarta puntata di Sanremo Giovani 2026, che ha visto esibirsi il quarto e ultimo gruppo di 6 artisti in gara.

A superare il turno – scelti dalla commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi, Daniele Battaglia, Carlo Conti e Claudio Fasulo – sono stati Principe, Seltsam e SenzaCri, vincitori delle sfide dirette contro Eyeline, Jeson e Occhi, ormai eliminati. Principe ha conquistato il pass con il brano Mon Amour, Seltsam con Scusa Mamma e SenzaCri con Spiagge. Per i primi due questo è un debutto televisivo, mentre SenzaCri viene da Amici di Maria De Filippi.

Principe, Seltsam e SenzaCri si aggiungono così ad Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Antonia, La Messa, CmqMartina, Welo, CaroWow e Petit vincitori delle scorse puntate. Fra loro non c’è più Soap perché si è ritirata per motivi personali.

A questo punto non è chiaro come si svolgerà -martedì prossimo sempre in seconda serata su Rai2- la semifinale di Sanremo Giovani 2026 quando i 12 artisti sarebbero dovuti diventare 6 a suon di sfide di coppia. Essendo ora dispari (11 con il ritiro di Soap) probabilmente ci saranno tutte sfide di coppia e una in tre.

Sanremo Giovani 2026, perché Soap si è ritirata

Soap ha pubblicato su Instagram uno sfogo molto diretto contro alcune dinamiche tossiche dell’ambiente musicale. Ha detto che non le importa delle critiche negative, a meno che non siano costruttive, che anzi apprezza. Lei ha sempre avuto una sua visione artistica e non pretende che piaccia a tutti: anzi, le piace essere divisiva, perché significa che non è “per tutti”.

Il problema, però, è un altro: di recente le sarebbe arrivato un video (che lei specifica di non aver cercato) in cui una persona del settore radiofonico fa commenti che lei definisce tossici, inutili e inconcludenti sui giovani artisti in gara. Sophie trova deludente che qualcuno che lavora nella musica si permetta certi atteggiamenti, e invita questa persona – e tutti quelli che si comportano allo stesso modo – a farsi un esame di coscienza. Secondo lei sono l’esempio di ciò che c’è di più brutto nell’industria. Allo stesso tempo, però, riconosce che esistono anche professionisti seri: giornalisti, speaker e addetti ai lavori che hanno davvero professionalità, e dice di essere grata di aver imparato a non fare “di tutta l’erba un fascio”, cosa che altri invece fanno.

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