Roccuzzo di X Factor torna a The Voice con la mamma e conquista Arisa

12 Apr 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Roccuzzo The Voice Generation

Giuseppe Roccuzzo, noto anche semplicemente col cognome e basta, i fan dei reality se lo ricorderanno ai provini di X Factor quando nel 2020 si è fermato a un passo dai Live Show bocciato da Emma. A distanza di quattro anni è tornato in tv, questa volta su Rai1, per partecipare alla prima puntata di The Voice Generation, ennesimo spin off di The Voice condotto da Antonella Clerici. Questa volta in tv è tornato con sua mamma Giovanna intonando Meraviglioso Amore Mio di Arisa. I giudici si girano tutti e quattro, ma alla fine la coppia ha deciso di andare con Arisa.

Io e mia mamma siamo distanti, io vivo in uno dei comuni più a nord d’Italia e lei in uno dei comuni più a sud d’Italia, ma i nostri cuori sono uniti”; “Che grande onore” – ha risposto Arisa – “Avete scelto questa cosa per dividere in due il mio cuore. Siete stati così intensi e quindi per me è un regalo enorme. Vi ringrazio!“.

A sbuffo (e fingendo di non essere una cosa preparata) Arisa si è successivamente alzata e ha chiesto loro di duettare sulle note de Il Mio Canto Libero di Lucio Battisti. Roccuzzo e sua mamma Giovanna hanno ovviamente accettato (come se non avessero provato il duetto poco prima, ma it’s ok: è televisione).

Il risultato? Eccolo:

Roccuzzo, le sue parole a Repubblica

“Quando da adolescente ho iniziato a cantare, non ho avuto la possibilità economica di studiare canto. Appena ho avuto la possibilità di mettere da parte un gruzzoletto ho preso due o tre lezioni, ma già alla prima l’insegnante mi disse che il mio timbro era molto sporco per capire da cosa derivasse questo ‘inquinamento acustico’ che lei notava. E facendo i controlli, i medici mi dissero che la corda vocale destra ha due solchi che mi rendevano la voce molto graffiata e molto debole e mi consigliarono di smettere di cantare perché non rientravo nei canoni di una voce limpida. Ma facendo nuovi controlli, altri medici mi dissero che questo ‘difetto’ è in realtà è una fortuna che mi distingue da una grande massa di persone: solo una persona ogni 100 milioni ha questa particolarità che rende la sua voce unica”.

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