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Rocco Siffredi punge Malena e dice la sua sul gruppo “Mia Moglie”

Fabiano Minacci 26/08/2025

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Rocco Siffredi fra le pagine del Corriere della Sera di Bergamo ha parlato del caso della settimana, ovvero del gruppo Facebook dal titolo “Mia Moglie” in cui oltre 30 mila uomini pubblicavano foto private delle loro mogli a loro insaputa. Per alcune coppie era un gioco (mai sentito parlare di scambisti?), per altre, invece, una violenza, dato che la partner femminile era inconsapevole dell’esistenza di quelle foto online.

Quel gruppo? Una volta la mentalità era che le mogli erano da tenere solo per noi, adesso vengono spiattellate” – il commento di Rocco Siffredi – “Segno questo che i rapporti sono cambiati. Lo considero un gioco sopra le righe, ma pur sempre un gioco virtuale. Una goliardata maschilista. Non ci vedo nessuna cattiveria terrificante. E poi non credo che tutte le donne non lo sapessero. Il mondo è pieno di scambisti“. Ovviamente non sono d’accordo perché finché entrambi i partner sono consenzienti si tratta di un gioco, ma quando un partner divulga foto private dell’altro a sua insaputa, è violenza.

Rocco Siffredi, le parole su Malena

“Mia Moglie” a parte, Rocco Siffredi è tornato a parlare anche di Malena che da circa un anno ha ripudiato la sua carriera. “Oggi non ci sono più le attrici di una volta, professioniste come Valentina Nappi e Martina Smeraldi. Malena aveva sdoganato questo mondo, poi ha avuto il rigetto e anziché dire: impariamo l’arte e mettiamola da parte, ha detto quelle cose. Un uomo non direbbe mai “che schifo”. Eppure, quando si divertivano, io c’ero. Perché non ricordare anche la spensieratezza?“.

Perché Malena ha lasciato quel mondo?

Perché ho scelto di fermarmi? Tutto è partito da un problema di salute, niente di grave” – le sue parole – “Mi ero resa conto che forse il personaggio aveva finito per soffocare la persona.” […] “Al di là del set, il mio lavoro consisteva anche nel fare spettacoli dal vivo. Una sera scrissi al mio agente dicendogli che non potevo presentarmi a una serata per motivi di salute, e lui mi rispose: ‘Adesso ti vesti, prendi il treno e vieni’. In quel momento ho capito di non essere più libera di dire di no. Non mi sono sentita maltrattata, ma sfruttata, come una gallina dalle uova d’oro. Solo che io non ho la testa da gallina, quindi ho deciso di dire basta. I ritmi erano insostenibili, non reggevo più: dimagrivo, mi indebolivo. Ho sempre scelto io per la mia vita: come ho deciso di diventare agente immobiliare, così ho scelto di intraprendere quella carriera, e allo stesso modo ho deciso di lasciarla”.

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