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Roberta Bruzzone fa una dura analisi di Temptation Island: “Grido d’allarme”
Anthony Festa 31/07/2025

Quest’anno Tempation Island ha collezionato degli ascolti davvero record, con puntate che sono andate oltre i 4,5 milioni di telespettatori e il 32% di share (numeri ben più generosi di tutti gli altri reality italiani) e anche per questo motivo, l’edizione attualmente in onda è tra le più commentate, discusse e analizzate anche da critici televisivi, giornalisti e qualche vip. Queste settimane in molti si sono affrettati a tessere le lodi del programma di Canale 5, scrivendo che non è affatto trash, ma oggi si è levata una voce fuori dal coro, quella di Roberta Bruzzone.
La nota criminologa sul suo profilo Instagram ha fatto una lunga analisi del reality di Maria De Filippi, spiegando che oltre ad essere intrattenimento trash è “l’esempio di come la selezione naturale abbia smesso di funzionare”. Secondo Roberta Bruzzone, Temptation Island con gli eccessi dei suoi protagonisti dovrebbe essere un vademecum per indicare le persone con cui non fare mai dei figli (si riferisce forse a quei fidanzati che hanno sfasciato l’arredamento del villaggio?). L’analisi si chiude con una riflessione della psicologa forense, che si chiede se ci sia il rischio che la nuova generazione possa crescere con un concetto sbagliato d’amore e un criterio di valutazione non sano dei sentimenti e della loro intensità.
Quando ho letto che Temptation è un “grido d’allarme evolutivo” e che “si è evidentemente interrotto il processo evolutivo di selezione naturale”, me la sono immaginata così…
#TemptationIsland scusate ma cos’è stata questa edizione?? pic.twitter.com/sHLKbmtmNX
— chia (@H3Y4NGEL) July 30, 2025
Roberta Bruzzone e la critica ai protagonisti di Temptation Island.
“Temptation Island, ovvero un “Manuale pratico per selezionare soggetti con cui non mettere al mondo figli”. – ha scritto la criminologa su Instagram – Ogni tanto mi imbatto in reel del programma Temptation Island e credo sia giunto il momento di affrontare la vera emergenza sociale del nostro tempo: l’assenza di una patente genitoriale obbligatoria.
Perché, diciamocelo, se alcuni soggetti che vediamo sfilare tra falò e pianti posticci hanno il diritto legale di riprodursi, allora siamo veramente a un passo dall’estinzione per cause imbarazzanti. Coppie che confondono il concetto di relazione stabile con una sessione continua di reality show emotivo, individui che alla domanda “Cos’è per te il rispetto?” rispondono con: “Boh, cioè, tipo non guardare altre, ma se capita, dai, è normale”, e genitori potenziali che si esprimono con la profondità emotiva di una pozzanghera.
Non è solo intrattenimento trash. È un grido d’allarme evolutivo. Temptation Island andrebbe trasmesso in biologia evolutiva come esempio concreto del processo di selezione naturale che, con tutta evidenza, ha smesso di funzionare.
Sì, ormai è’ chiaro, serve una patente genitoriale con test psicoattitudinali, domande a trabocchetto “Cosa fai se tuo figlio ti chiede perché urli come un gabbiano durante un falò?” e prove pratiche tipo resistere a un tentatore/tentatrice senza dimenticare di avere un/una partner o un figlio a casa. Ma, soprattutto, senza dimenticare di avere un briciolo di rispetto per te. Perché la vera tragedia non è il tradimento con la single bionda in piscina. O con il nerboruto di turno. No, la vera tragedia e’ far crescere una nuova generazione educata da chi pensa che l’amore si misuri in quanti like riceve il tuo pianto farlocco (o meno) a favore di telecamera”.
Nei commenti sotto al post della criminologa moltissimi apprezzamenti per l’analisi pubblicata: “Mi sono alzata per applaudirla, grande Dottoressa!”. “Finalmente qualcuno che dice la verità”. “Ecco perché la adoro questa donna. Sempre sul pezzo con concetti efficaci come una freccia sul bersaglio”. “Ti seguo da sempre e anche questa volta sono d’accordo“.