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Rkomi da Cattelan: “La convivenza con Bresh e Tedua e il mio corsivo”

Fabiano Minacci 26/02/2025

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Rkomi è stato uno degli ospiti della seconda puntata di Stasera C’è Cattelan su Rai2. Il cantante ha esordito commentando il suo 28esimo posto conquistato al Festival di Sanremo con il brano Il Ritmo Delle Cose.

“Il 28esimo posto pensavo mi potesse fare male, invece no. Me la sono tirata per tutta la settimana dicendo al mio team ‘tanto arrivo penultimo’ e infatti sono arrivato penultimo. Ma avrei preferito arrivare ultimo e rubare il primato a Marcella Bella“. In merito a Il Ritmo Delle Cose, a domanda diretta di Cattelan: “Come mai hai usato la parola decrescendo? È una parola strana non penso che l’abbia mai usata nessuno in musica“, Rkomi ha spiegato: “Perché io sono un fan delle cose strane, nella vita come nella musica. Anche l’arrangiamento di per sé non è un classicone sanremese. La parola decrescendo l’ho usata perché per me è un tornare indietro“.

Rkomi: “La convivenza con Bresh e Tedua”

“A 18 anni sono andato a vivere da solo, mia mamma mi ha lasciato casa e lei si è trasferita. Un modo per tenermi d’occhio perché nel quartiere tutti ci conoscevano. Poco dopo sono andato a convivere con Bresh e Tedua, c’era anche Ernia.. Eravamo dei ragazzacci. La convivenza? Non funzionava. Siamo ragazzi responsabili, ma eravamo alla fine maschietti diciottenni. Il letto io non l’ho mai rifatto in tre anni e la pulizia era un problema”.

E sulla pronuncia in corsivo, Rkomi ha precisato: “La pronuncia che ho l’ho sempre avuta, parlo da sempre così. Alcuni tecnicismi tipo alzare gli zigomi per cantare non aiutano… No, ok, sto trovando una scusa, parlo davvero così. Probabilmente è l’accento di Calvairate, il paesino da dove vengo ”.

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