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Rivelate le tre diverse cause delle morti di Gene Hackman, Betsy Arakawa e del loro cane

Fabiano Minacci 07/03/2025

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Gene Hackman, sua moglie Betsy Arakawa e il loro cane sono stati trovati morti nella loro abitazione più di due settimane fa, e per tutto questo tempo le cause dei decessi sono rimaste un mistero.

Dopo aver escluso l’ipotesi di omicidio-suicidio aveva preso piede quella di intossicazione per monossido di carbonio o di fuga di gas. Le autopsia hanno però rivelato tutt’altro. La prima a morire sarebbe stata Betsy Arakawa a causa di un’infezione virale, la Sindrome Polmonare di Hantavirus. A confermarlo è stata la medico legale del New Mexico, Heather Jarrell, durante una conferenza stampa. “Betsy Arakawa Hackman è morta per cause naturali“. L’infezione sarebbe stata portata da un virus trasmesso principalmente dai topi.

Secondo la ricostruzione il 9 febbraio la donna aveva riportato a casa uno dei tre cani della coppia, reduce da un piccolo intervento veterinario, motivo per cui l’animale era stato sistemato in una gabbia. Due giorni dopo, l’11 febbraio, era uscita per svolgere alcune commissioni ed era rientrata dopo le 17. Da quel momento in poi, non ci sono più stati contatti con il mondo esterno. Sul suo computer sono state trovate numerose email rimaste non lette a partire da quella data.

Sei giorni dopo, ovvero il 17 febbraio, sarebbe morto Gene Hackman: è in quella data che il suo pacemaker ha registrato l’ultima attività cardiaca. “Sulla base degli elementi raccolti, è ragionevole concludere che Betsy sia morta per prima“, ha affermato. L’attore sarebbe venuto a mancare a causa di complicazioni cardiache. Gli investigatori ritengono che Hackman non fosse consapevole della morte di Betsy. “Soffriva di una forma avanzata di Alzheimer. Era affetto da una grave patologia cardiaca, che probabilmente ha determinato il decesso. Non è stato trovato cibo nel suo stomaco, segno che non aveva mangiato di recente“.

Il cane, invece, sarebbe morto per denutrizione. Era stato operato pochi giorni prima ed era in gabbia. “Non possiamo fornire una risposta definitiva, ma considerando la successione degli eventi, è una possibilità“.
Che storia tragica.

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