Rienzi del Codacons stronca il GF Vip e lo confronta con i GF della d’Urso

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Dopo il cambiamento di rotta suggerito da Piersilvio Berlusconi per il GF Vip, Carlo Rienzi è intervenuto su Nuovo Tv. Il Presidente del Codacons ha stroncato il programma di Alfonso Signorini e tutti gli altri reality, anche se ha detto che i GF di Barbara d’Urso erano ‘meno grevi’.



“Che cosa mi ha infastidito di più? Né le parolacce né il bullismo, ma il nulla assoluto su cui si basa lo show. Vediamo giovani trascorrere giorni sul divano, tra silenzi e argomenti inesistenti. Propongono uno stile di vita sbagliato che vedono anche i bambini.

L’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) dovrebbe intervenire, ma non lo fa. Questo ente, pagato dallo Stato, dovrebbe garantire un minimo di decenza in Tv.



I reality sono una vergogna nazionale. A breve ci sarà L’Isola dei Famosi: dalla padella alla brace. Chi concepisce questi programmi crede che gli italiani siano capre.

La Talpa? Potrebbe essere un’alternativa, ma andrebbero rivisti i giochi, che sono squallidi. – ha continuato Rienzi – La d’Urso veniva presa di mira quando conduceva il Grande Fratello, ma le sue edizioni erano meno grevi. I dirigenti pensano di mandare avanti le loro Tv con simili cavolate?”.



I reality possono piacere o meno, come qualsiasi altro prodotto televisivo, ma è sbagliato ricercare in certi programmi tv insegnamenti o modelli di vita da seguire per i bambini. I reality dovrebbero portare sul piccolo schermo quella che è la realtà dei rapporti umani e della convivenza, fatta anche di screzi, liti e parolacce. Sta ai genitori scegliere cosa far guardare o meno ai loro figli.

Rienzi e la denuncia dopo il caso di Bellavia al GF Vip.

“Sulla grave vicenda del bullismo ai danni di Marco Bellavia, concorrente del “Grande Fratello Vip”, interviene il Codacons, che presenta oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in cui si chiede di accertare possibili illeciti penali e violazioni delle disposizioni vigenti in materia di Tlc.

Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che oltre a rappresentare una forma di violenza sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane – spiega il Codacons – Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso.

Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità del concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset.

L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni”, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione. All’Agcom l’associazione chiede invece di adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi”.