Replica di Amadeus alle accuse rivolte a Ghali: “Odio a Sanremo? Mai!”

13 Feb 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

La replica di Amadeus

Durante l’ultima serata del Festival di Sanremo Ghali ha chiesto di ‘fermare il genocidio’ e poche ore dopo è arrivata la replica di Alon Bar, ambasciatore israeliano a Roma: “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto“.

Amadeus e la replica alle accuse.

Ieri sera Amadeus è stato ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta ed ha risposto alle accuse di aver portato messaggi di odio al Festival. Il conduttore nella sua replica ha detto di essere nettamente in disaccordo con quello che ha detto l’ambasciatore.

“Il nostro scopo non era di essere divisivi. Rispetto le decisioni di tutti, ma non sono assolutamente d’accordo con questa affermazione, nella maniera più totale. Il Festival di Sanremo non ha mai promosso l’odio, ha sempre parlato di inclusione, di libertà: i cantanti che sono saliti sul palco hanno chiesto la fine della guerra, hanno chiesto la pace. Richiedere la pace vuol dire seminare odio? Esattamente il contrario.

Noi non dimentichiamo il massacro degli israeliani. La guerra da qualsiasi parte è da condannare, non c’è guerra da un lato o dall’altro, c’è la guerra che va fermata, qualsiasi guerra al mondo va fermata. Mai mi sarei mai sognato di portare l’odio, e così anche i cantanti. Nessuno ha portato odio. Portiamo esattamente l’opposto. I ragazzi in gara fanno messaggi e appelli di pace, di libertà di idee, di pensiero, di uguaglianza di pelle, di valori. A Sanremo nella storia, e senza sembrare presuntuoso, in questi anni, c’è un grande senso di inclusione che va rispettato e mai cambiato, sennò torniamo indietro”.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!