Renato Zero su Achille Lauro: “Lui si afferma con poco, io mi sono fatto il mazzo e non ero un clown”

Renato Zero risponde a chi lo paragona ad Achille Lauro.

24 Set 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

In molti hanno paragonato Achille Lauro al Renato Zero degli esordi e oggi dalle pagine del Corriere della Sera il re dei Sorcini ha detto cosa pensa del suo collega.

“Sono orgoglioso di esserci arrivato a 70 anni, di aver regalato brividi ed emozioni. I giovani? La facilità di visibilità che hanno oggi rischia di bruciarli troppo presto. Achille Lauro? Riesce ad affermarsi con poco. Io mi sono fatto il mazzo. Cantavo la periferia, non ero un clown. Achille fa con poca spesa, io mi sono fatto un mazzo così, ma lungi da me giudicare. Io amo tutti quelli che fanno questo lavoro a patto che non prendano in giro il pubblico. […] Quando ho iniziato io dovevano sgomberare le piste dei locali, non c’erano palcoscenici. Sfollavano la pista da ballo e io cantavo con solo un revox, nella mia verità coperta di piume. Non giocavo a fare il clown della situazione, io cantavo le problematiche della periferia, della borgata della gente emarginata”.

Solo io ho notato una shade?

J-Ax non la pensa come Renato Zero e si è scagliato contro chi ha criticato Achille Lauro stamani a Storie Italiane.

“Si stanno facendo tutto un viaggio, con vent’anni di distanza rispetto all’America dicendo delle castronerie allucinanti e offendendo Achille Lauro sotto tutti i punti di vista. Ma poi non conoscono nemmeno i vecchi pezzi tipo quelli di Renato Zero ‘Galeotto fu il Canotto’. Io leggo che hanno detto ‘I giovani hanno perso d’identità’.

Fatevelo dire da uno che non è giovane: voi che cosa facevate negli Anni Sessanta e Settanta quando c’erano il rock e il punk? Parlavano d’amore quei testi? Non siete andati oltre le canzoni d’amore di regime che piacevano tanto. Non capite il contesto delle canzoni, a volte le cose non vanno prese alla lettera però, quando lo fanno americani e inglesi, il vostro provincialismo dice che quella è arte. Finitela di rompere ai giovani, voi fate come facevano i vostri genitori con voi. Siete ridicoli!

Quello che sto vedendo ora su Rai Uno senza contraddittorio ed è il motivo per cui i giovani non guardano la tv, siete dei boomer e se i ragazzi non vi calcolano è giusto. Ma poi i Beatles che voi tanto amate erano fatti di qualsiasi cosa. Questo lo sapevate? Però se quello che fa Achille Lauro lo fanno gli americani e gli inglesi allora va tutto bene?”

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