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Raoul Bova: gli sms che ha ricevuto prima della diffusione degli audio

Fabiano Minacci 27/07/2025

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Raoul Bova era a conoscenza che qualcuno aveva ricevuto gli audio privati che lui aveva mandato a Martina Ceretti prima ancora che Fabrizio Corona li divulgasse. Questo è quello che emerso dalla Procura di Roma che ha aperto un’indagine (al momento contro ignoti) dopo aver letto gli sms che un numero intestato a un prestanome avrebbe inviato all’attore.

Secondo quanto scritto da Repubblica, infatti, qualche settimana fa Raoul Bova avrebbe ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto: nel testo veniva avvertito che le sue conversazioni con Martina Ceretti sarebbero potute diventare di dominio pubblico. “Nessuna richiesta diretta di denaro“, hanno scritto, “ma il senso del messaggio era comunque chiaro“. A fare più chiarezza è stato oggi Gabriele Parpiglia nella sua newsletter dove ha scritto che il contenuto di quei messaggi era di stampo minatorio. “Ha ricevuto alcuni messaggi del tipo ‘sei fottut0’ e lui ha denunciato alla Polizia“, questo prima che Fabrizio Corona li divulgasse online.

Raoul Bova vittima di una tentata estorsione: “Chi odia così l’attore?”

A questo punto Parpiglia si pone una domanda: “Chi odiava – odia così tanto l’attore a tal punto di voler vendicarsi? Chi avrebbe architettato un teatrino così terrificante, come se fosse un puzzle di odio agghiacciante con cecchini e pedine pronti a tutti per disintegrare Bova? Beh, sicuramente chi prova un forte odio per Raoul e cerca vendetta e chi ha partecipato a questo Squid Game, siamo sicuri sia già nel mirino della giustizia“.

Il giornalista non ha ovviamente fatto nessun nome, la Polizia Postale sta indagando sul numero di telefono da cui sarebbero partiti gli sms e sul prestanome individuato. Solo Alessandro Rosica, sui suoi social, ha puntato il dito contro una persona dicendo di avere le prove certe di quello che dice perché gli sarebbe stato chiesto di far parte di questa estorsione. “Chiesto 100 mila euro a Raoul, l’attore si è rifiutato“. Quello che ha scritto è gravissimo, la Polizia indagherà.

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