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Raoul Bova, come hanno reagito i suoi figli allo scandalo: “Non ho ceduto al ricatto”
Fabiano Minacci 12/12/2025

Raoul Bova è stato fra gli ospiti della festa di Atreju e -a sorpresa- ha parlato apertamente dello scandalo mediatico che lo ha travolto questa estate a causa dei suoi audio privati inviati all’amante Martina Ceretti e divulgati da Fabrizio Corona.
L’attore ha parlato di ricatto, di danno d’immagine e dei suoi figli che gli sono stati vicino. “Moltissime persone mi sono state vicine, compresa la mia famiglia e i miei figli. Anche i miei amici… ma altri no, hanno preso le distanze perché si diventa a volte come un appestato. Mi domando come può fare chi non ha, come me, delle persone accanto. Molte persone a causa di queste cose si sono suicidate perché non hanno retto alla diffamazione così grande“.
Raoul Bova ha poi continuato: “C’è stato un ricatto, hanno tentato di chiedermi dei soldi in cambio di queste chat. Sono stati tre giorni di tempestive telefonate ‘se non paghi mandiamo le chat a Corona’. E questo pone parecchi interrogativi. Io, conoscendo bene quegli audio, ho pensato che non ci fosse motivo di pagare, non volevo cedere al ricatto. E se una volta accetto un ricatto? Ce ne sarà un altro ancora? Prenderanno altre chat? Così ho deciso di non accettare questo ricatto“.
A farlo stare male, più che per la diffusione delle chat private con Martina Ceretti, è stata la reazione che hanno avuto le persone. “Quello che mi rende triste è che il messaggio che ho ricevuto indietro non è stato ‘bravo, hai vinto, hai sconfitto chi ti ha ricattato’. Quello che ha pagato sono stato io: ho pagato con l’uccisione pubblica per non aver pagato un ricatto con una persona che mi ha sbeffeggiato, ridicolizzato e ha creato un circuito virale prendendo tutti gli strati delle persone, dalle più basse alle più alte, con quella parola famosa: occhi spaccanti. Quella parola è andata più in voga prima della guerra, prima delle persone che vengono uccise, prima dei femminicidi e prima di qualsiasi altra cosa. Questa è stata l’Italia la scorsa estate“.
“Cosa ho fatto di così grave?” – si è chiesto l’attore – “Sicuramente ho sbagliato, fatto errori, me ne pento ma una persona singola che aveva in mano degli audio privati li ha usati a scopo di lucro, monetizzando, diffamando, cercando consenso, per aumentare il bacino di follower dimenticando cosa andava a fare: accrescere la popolarità uccidendo una persona pubblicamente“.
“non mi hanno detto ‘bravo, hai sconfitto chi ti ha ricattato’. ho pagato io, con l’uccisione pubblica. sono stato sbeffeggiato, ridicolizzato. quest’estate la frase più in voga era ‘occhi spaccanti’, prima della guerra e delle uccisioni”.
un raoul bova semplicemente perfetto. pic.twitter.com/XgTB36ccNj
— Massimo Falcioni (@falcions85) December 11, 2025
A uno dei tanti video di Raoul Bova che circolano online, un utente ha scritto: “Forse nessuno ti ha detto bravo perché alla base c’era sempre un tradimento,una donna umiliata a casa,una famiglia distrutta,minori non tutelati..Mi spiace caro, ma il contesto conta“.
Forse nessuno ti ha detto bravo perché alla base c’era sempre un tradimento,una donna umiliata a casa,una famiglia distrutta,minori non tutelati..Mi spiace caro, ma il contesto conta🤷♀️
— Marysole77 (@marysole77) December 12, 2025








