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Problemi per Rita De Crescenzo a Belve: retroscena su malumori e compenso

Anthony Festa 24/10/2025

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Un passato fatto di dipendenze e problemi con la giustizia, poi il riscatto grazie ai social, in particolare TikTok, adesso Rita De Crescenzo è una delle creator più famose d’Italia, pubblica canzoni e si esibisce alle cerimonie. Nell’ultimo anno Rita ha anche preso parte a diverse trasmissioni tv, da Pomeriggio 5, Diritto e Rovescio, Le Iene, Tg1, Tg5, Fuori dal Coro, Lo Stato delle Cose e presto anche Belve. Nonostante le numerose apparizioni televisive, l’intervista della Fagnani ha suscitato scalpore e a quanto pare ha già creato malumori e problemi anche in Rai.

Problemi dopo l’annuncio di Rita De Crescenzo a Belve.

Rita De Crescenzo è un personaggio altamente divisivo e la sua presenza a Belve ha spaccato a metà i fan della trasmissione, da una parte chi ha apprezzato la scelta inaspettata e dall’altro chi l’ha bollata come un passo falso, visto i precedenti della donna e i soldi pubblici che avrebbe preso per la sua intervista.

A quanto pare l’arrivo di Rita a Belve ha causato qualche malumore anche in Rai, ma FanPage ha fatto sapere che la De Crescenzo ha registrato la sua partecipazione a Belve a titolo gratuito: “Secondo quanto trapela dai corridoi di Viale Mazzini, l’ingresso di Rita De Crescenzo nel roster di ospiti della nuova stagione di Belve avrebbe lasciato molti malumori e scatenato dei problemi. Ci sarebbero stati forti ostacoli alla possibilità di questa intervista. La polemica sul cachet coi soldi pubblici, prontamente azionata dai critici del servizio pubblico come Marco Rizzo, però viene subito smontata: Rita De Crescenzo ha partecipato all’intervista di Francesca Fagnani a titolo gratuito“.

Rita De Crescenzo e l’arresto per sottrazione di cadavere.

In più di un’occasione Rita De Crescenzo ha raccontato di quando è stata arrestata per aver rubato il cadavere di suo padre (sì, avete letto bene). La tiktoker napoletana ha spiegato l’assurda dinamica che l’ha portata a prendersi una pena di 2 anni e mezzo.

“Mio padre non si sentì bene, ha avuto un infarto e l’hanno ricoverato. La dottoressa uscì dalla sala operatoria e ci disse che era morto. Non vi dico nemmeno cosa successe, io, le mie sorelle, mia madre, eravamo fuori di testa. Quella disonesta della dottoressa ci disse di chiamare un’ambulanza privata, che così avremmo potuto portare papà a casa nostra. Quella disonesta cos’ha fatto poi? Lo fece portare nella sala mortuaria e chiusero tutto a chiave. Io feci la pazza. Io ho pagato, due anni e mezzo! Andai in ospedale con una pistola giocattolo, la puntai contro la testa della guardia giurata e gli dissi di aprire la porta. Così rubai il cadavere di papà, avvolto in un lenzuolo. Poi misi il cadavere di mio padre in un taxi. Non vi dico il tassista… mi disse “ma cosa sta succedendo?”. Io gli dissi di guidare e non fare domande. Tornata a casa misi papà sul letto e alle cinque del mattino arrivarono le guardie e che volevano riprenderselo. A me mi arrestarono, a me e anche le mie tre zie che erano con me in ospedale. Mia madre prese una tanica di benzina e voleva darsi fuoco insieme al copro di mio padre. Immaginate la scena, papà morto sul letto, mamma con la benzina, io e le mie zie carcerate”.

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