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Prato, beccati altri due uomini ai giardini: “Due quarantenni in BMW e Audi”

Fabiano Minacci 24/07/2025

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La crociata contro gli uomini che si recano in via Caduti sul Lavoro, a Prato, per appartarsi dietro le siepi dei giardini pubblici continua. Questa volta non è stata la Polizia Municipale a recarsi sul posto, ma direttamente l’ennesimo giornalista, tal Giovanni Fiorentino di FirenzeToday che è stato un pomeriggio lì e ha raccontato quel che ha visto.

Fiorentino ha confermato che quelle sette multe da 10 mila euro ciascuna non hanno intimorito gli uomini, che continuano a bazzicare quel giardino per un po’ di felicità. “Nemmeno nelle ore successive all’intervento degli operatori, tuttavia, le cose sembrano essere cambiate” – ha scritto nel suo articolo – “Chi ieri passava da via Caduti sul Lavoro intorno alle 15, non ha potuto fare a meno di notare un certo andirivieni tra il parcheggio e lo spazio verde“.

Il giornalista ha poi raccontato di aver assistito a quello che pensa possa essere stato un rapporto fra due quarantenni. “Intorno alle 15:20, dal giardino sono usciti ad esempio due uomini di circa 40 anni, sistemandosi i pantaloni e tornando alle rispettive auto. Persone ben distinte ed economicamente benestanti, a giudicare dall’abbigliamento e dalle vetture: da un lato una BMW, dall’altro un’Audi”. E non erano i soli. Al giardino era presenta anche un uomo di circa 60 anni che “camminava con circospezione sul marciapiede”. Quando gli ha chiesto informazioni sulle maxi multe e sulle persone denunciate l’uomo ha affermato “di non saperne nulla e di non essere del posto (per poi andarsene a pochi minuti dalla domanda rivoltagli, salendo su una Mercedes di grossa cilindrata)“.

Prato, il racconto di una persona che abita nelle vicinanze

È una situazione che va avanti da anni, che noi residenti abbiamo più volte segnalato. Qualche anno fa organizzammo anche una raccolta firme che consegnammo in Comune. Voglio premettere, per quel che mi riguarda, di non avere nulla contro l’omosessualità. Quel che piuttosto giudichiamo inopportuno è il fatto che talvolta sia capitato di vedere uscire da quel giardino persone seminud3 o nud3, in un’area nella quale sono presenti anche bambini o minorenni. E’ semplicemente per questo che avevamo richiesto al Comune di intervenire, per una questione di decoro. Finora, però, non avevamo ottenuti riscontri concreti”.

Quel cruising, come raccontato da alcune persone che abitano lì vicino, esiste da almeno 35 anni ed era già noto alla Polizia. Se la situazione ora è finita sulle prime pagine dei quotidiani è perché probabilmente qualche esibizionista si è spinto oltre e non si è limitato a consumare dietro ai cespugli lontano da occhi indiscreti.

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