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Prato, battuage ai giardini: parlano frequentatori e testimoni: “Esiste da 35 anni, la Polizia già conosceva”

Fabiano Minacci 22/07/2025

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La comunità gay di Prato da giorni non parla d’altro: la notizia delle multe inflitte dalla Polizia Municipale a sette uomini omosessuali, accusati di atti osceni in luogo pubblico, ha sconvolto tutti. I fatti sono avvenuti durante tre retate consecutive – da giovedì 18 a sabato 20 – nei giardini di via Caduti sul Lavoro, in zona San Giusto, considerati il principale luogo di battuage della città. I sette uomini sono stati beccati in flagranza di reato e per questo identificati e multati per un totale di 70 mila euro di multa.

Va detto che i giardini non si trovano su una strada principale, ma in una via a fondo chiuso, circondati da alberi altissimi e siepi, e sono raggiungibili a piedi dal parcheggio di una fabbrica. Alle spalle corre l’autostrada, mentre ai due lati si estendono dei campi: uno coltivato a ulivi, l’altro semi-abbandonato, con alberi e sterpaglie. Proprio lì, tra alberi, cespugli e panchine, avvenivano gli incontri.

Le prime abitazioni si trovano ad almeno trecento metri di distanza in linea d’aria, e da lì i giardini non sono affatto visibili. Tuttavia, il continuo via vai di auto – anche durante la notte – potrebbe aver insospettito alcuni residenti, che avrebbero così allertato la Polizia. A TvPrato, invece, alcuni lavoratori di qualche fabbrica lì vicino hanno dichiarato di aver visto uomini mezzi nudi aggirarsi nel parcheggio antistante e di aver trovato bottigliette vuote di popper a terra.

Prato, battuage nei giardini di Via Caduti sul Lavoro: parlano frequentatori e testimoni

La notizia, pubblicata anche sui social da TvPrato, è stata commentata da alcuni abitanti che hanno dichiarato di essere a conoscenza di quel battuage da decenni, ma di essersene sempre fregati. “Vorrei puntualizzare solo una cosa” – ha scritto un uomo – “I giardini in questione da noi sangiustesi negli anni 90 venivano chiamati ‘le panche’, ritrovo tra alcune compagnie dei vari circoli della zona… Già si sapeva, all’epoca cosa succedeva dietro al boschino che dà sull’autostrada, difatti non ci entravamo mai. Quindi sono almeno 35 anni”. Privatamente, alcuni frequentatori che in passato hanno bazzicato quei giardini mi hanno confermato che lì c’era movimento a tutte le ore del giorno, ma soprattutto al calar del sole.

“La Polizia conosceva quel posto e spesso la trovavamo lì: facevano il giro in macchina, chiedevano i documenti a chi incontravano e poi se ne andavano. A volte arrivavano addirittura con le sirene accese. Frequento i giardini da oltre dieci anni e ho sempre fatto incontri interessanti, nascosto dietro gli alberi. Purtroppo, qualche esibizionista ha cominciato a dare spettacolo anche nel parcheggio, e così chi lavora in zona ha iniziato a fare segnalazioni“. E ancora: “Io sono sempre andato e confermo che c’era gente che faceva incontri anche nel pieno pomeriggio, ma è un giardino in mezzo alle fabbriche, non ci va nessuno se non quelli che conoscono il battuage, non ci passi per caso“. “Era un luogo di incontro, potevi consumare lì sul posto come spostarti altrove con la macchina. Un tempo era più frequentato, ma da quando hanno chiuso la rete che collegava il giardino all’autostrada gli incontri si sono dimezzati perché ora devi arrivare via parcheggio e non puoi più arrivare via autostrada“.

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