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Polemica sui funerali di Mario Paglino e Gianni Grossi, il prete: “Uniti da profonda amicizia”

Anthony Festa 03/08/2025

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Quella che doveva essere una giornata di relax tra amici si è trasformata in una tragedia, domenica 27 luglio Mario Paglino e Gianni Grossi hanno perso la vita in un tremendo incidente sull’A4 tra Novara e Milano, anche il loro amico e Valerio Amodio Giurni non ce l’ha fatta, mentre si è salvata sua moglie Silvia.Da Madonna, Paola Iezzi, Giorgia a Achille Lauro, in questi giorni sono state diverse le celebrità che sui social hanno reso omaggio a Mario e Gianni, che erano molto noti come designer di bambole. La famiglia nei giorni scorsi ha pubblicato un post ringraziando tutti coloro che hanno voluto bene ai due imprenditori ed ha anche fornito le informazioni sui funerali: “Chi desidera dare un ultimo saluto ai nostri cari Mario e Gianni, potrà farlo venerdì 1 agosto alle ore 10:30 presso la Basilica di San Gaudenzio a Novara. Sarà un momento per ricordarli insieme, uniti nel loro ricordo“.

Commozione e ricordi, i funerali di Gianni e Mario, per i loro cari sono stati un’occasione per onorare la memoria dei due uomini, la loro arte, il loro grande AMORE e trovare conforto reciproco. Eppure una nota stonata ha scatenato una polemica che è finita sui maggiori quotidiani.

Polemica dopo i funerali di Mario e Gianni, l’omelia del parroco ha fatto discutere.

Mario e Gianni si sono amati per 30 anni, si sono sposati negli Stati Uniti e poi hanno contratto un’unione civile in Italia tre anni fa. Eppure tutto questo per qualcuno non basta per parlare di amore, di una vera coppia. Stando a quello che hanno riportato nelle scorse ore Il Corriere della Sera e La Stampa, durante l’omelia, Don Renzo, dall’altare della basilica di San Gaudenzio a Novara ha parlato di una forte amicizia tra i due designer di Barbie: “Ricordiamo anche il loro volersi bene ed essere amici così profondamente”. Poi le parole per Silvia, l’unica superstite nel terrificante incidente di una settimana fa: “Il nostro pensiero va anche a Silvia, e ci auguriamo tutti che il Signore aiuti l’unica sopravvissuta all’incidente, a superare questi momenti”.

I cattolici, gli stessi che chiedono rispetto per la loro fede, per le loro credenze, per le loro divinità, dovrebbero dimostrare di essere capaci per primi di poter rispettare degli esseri umani che si AMANO. Ricordare Mario e Gianni come due amici, davanti ai loro cari è quanto di più crudele e insensibile si possa immaginare in un momento del genere.

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