Perego ricoverata in ospedale per una neoplasia: la vicinanza dei colleghi
22 Gen 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Poco fa dal suo profilo Instagram Paola Perego ha fatto sapere di essere stata ricoverata in ospedale per un intervento. La conduttrice di Citofonare Rai Due ha rivelato di essersi sottoposta ad una nefrectomia per una neoplasia ed ha ringraziato il professore che l’ha seguita.
Perego parla dell’importanza della prevenzione: “Importante, può salvare la vita”.
Nel suo ultimo post Instagram la presentatrice ha scritto: “Ringrazio il Prof. Gallucci e la sua equipe che oggi mi ha sottoposto a Nefrectomia parziale per una neoplasia. E comunque è importante fare sempre molta prevenzione, può salvare la vita“.
Molti colleghi della Perego le hanno dimostrato vicinanza con dei commenti su Instagram, tra questi ci sono: Alberto Matano, Adriana Volpe, Antonella Clerici, Mara Venier, Alessia Ventura, Angela Melillo e Francesca Barra, Salvo Sottile e naturalmente la sua cara amica Simona Ventura.
Paola Perego ha subito un intervento di nefrectomia parziale per una neoplasia. Importante che se ne parli, sempre e per sempre. E buona guarigione. pic.twitter.com/RwI8QutJwy
— Ivan Buratti (@ivanburatti) January 22, 2024
Cos’è la nefrectomia.
“La nefrectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione parziale o completa di uno o di entrambi i reni. – si legge sul sito del Policlinico Sant’Orsola – In genere la nefrectomia viene eseguita Quanto interessa solo uno dei due reni si parla di nefrectomia monolaterale, mentre la rimozione di entrambi gli organi è definita nefrectomia bilaterale. In alcuni casi, inoltre, l’operazione prevede anche l’asportazione delle strutture associate al rende, come il surrene, l’uretere e i tessuti circostanti (nefrectomia radicalPe).
Il termine neoplasia è sinonimo del termine tumore, e vuol dire: nuova formazione, ovvero proliferazione incontrollata, e priva di alcuna finalità, di cellule nelle quali sono avvenute mutazioni del DNA.
Nefrectomia a cielo aperto (o laparotomica). Si tratta della via più tradizionale e, oggigiorno, meno utilizzato, in quanto particolarmente invasiva. L’asportazione della prostata, infatti, viene portata a termine aprendo un’incisione di diversi centimetri nel basso addome, poco sotto l’ombelico. Attraverso questa apertura, infatti, i chirurghi operano direttamente sui reni”.