LGBT
Perché il Plastic ha chiuso e il commento al vetriolo sullo staff: “Covo di vipere”
Fabiano Minacci 04/09/2025

Oggi è piovuta a ciel sereno la notizia della chiusura del Plastic proprio quando tutti aspettavano la data di riapertura. I motivi, però, non sono stati resi noti. A fare un quadro più completo c’ha pensato Gay.it che ha scritto che questa chiusura non è altro che “l’ennesimo capitolo della trasformazione immobiliare di Milano” e che secondo alcune indiscrezioni il club avrebbe chiuso semplicemente perché il costo dell’affitto era diventato insostenibile per la proprietà.
Chiuso per sempre il Plastic di Milano: il ricordo dei vip * Biccy https://t.co/ctOKPnJcs5
— BICCY.IT (@BITCHYFit) September 4, 2025
Dal 2012 il Plastic si trovava in Via Gargano, nel cuore della moda, ma proprio lì l’arrivo di multinazionali e grandi maison ha fatto lievitare i prezzi degli affitti, rendendo impossibile per realtà indipendenti continuare a restare. “Il destino del Plastic” – si legge sempre su Gay.it – “appare quindi strettamente legato a quello di altri spazi storici dell’underground milanese, come già accaduto, oltre al Leoncavallo, anche a Macao, travolti da un modello di città sempre più piegato agli interessi immobiliari“.
L’aumento degli affitti, però, non coincideva con una crescita della clientela. Anzi, da anni discoteche, club e disco-bar stanno vivendo un forte ridimensionamento. Questo probabilmente perché le nuove generazioni non sentono più il bisogno di frequentare locali per ampliare la propria rete di conoscenze, visto che ormai lo fanno principalmente attraverso internet. “C’è chi sostiene, non senza malizia, che il Plastic non sia riuscito a rinnovarsi davvero né a intercettare le nuove sensibilità del contemporaneo”, chiude Gay.it.
Il Plastic descritto da La Stryxia
Volto del Plastic è da anni La Stryxia, deejay e intrattenitrice che al grido di “Ricordandovi che la morte vien per tutti e augurandomi che la vostra venga prima della mia, benvenuti al Varietà“, ha sempre inaugurato le serate. In una passata intervista a Rolling Stone, ha dichiarato: “Il Plastic? È un club notturno, un night club, è un luogo con delle sue caratteristiche, con una clientela bene o male partecipe del posto stesso, molti ci si identificano“. E ancora: “Se lo definirei locale gay? Assolutamente no, anzi. È per antonomasia il locale senza definizioni, ed è questo che attira un po’ tutti. E poi è il luogo dove io posso permettermi di fare i miei sermoni al microfono: “Fate finta di capire”, dico, “applaudite anche se tanto siete scemi e non capite niente”“.
Un locale amato da molti vip, ma odiato da Elenoire Ferruzzi che su Instagram ha commentato a modo suo questa chiusura: “Sicuramente ha segnato un’epoca, ma in molti anni ci sarò stata credo due volte. Il Plastic e quasi tutto il suo staff è sempre stato un covo di vipere e non mi mancherà assolutamente“. Un punto di vista che non condivido, lunga vita alla Stryxia.