LGBT

Paolo si è tolto la vita perché vittima di bullismo: lo chiamavano Paoletta

Fabiano Minacci 15/09/2025

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Si chiamava Paolo, aveva 15 anni e viveva a Santi Cosma e Damiano, un piccolo comune in provincia di Latina. A scuola lo prendevano in giro chiamandolo “Paoletta”, deridendolo per i capelli lunghi e per la sua sensibilità. A causa di questo ha deciso di togliersi la vita lo scorso 10 settembre nella sua cameretta e la notizia è trapelata alla stampa solo oggi.

I familiari hanno raccontato di segnalazioni fatte più volte alla scuola, ma senza esiti concreti. Le indagini della Procura di Cassino ipotizzano il reato di istigazione al suicidio e i Carabinieri hanno così sequestrato i telefoni di alcuni coetanei per analizzare chat di gruppo e social network, alla ricerca di prove di bullismo. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso cordoglio e annunciato ispezioni nelle scuole frequentate da Paolo. Il caso arriva pochi mesi dopo l’entrata in vigore della legge 70/2024, che obbliga le scuole ad attivare procedure precise contro il bullismo, inclusa la denuncia dei casi più gravi.

La morte di Paolo, però, ha riacceso il dibattito sul bisogno di affrontare ogni forma di bullismo, compreso quello di matrice omofoba e transfobica, troppo spesso minimizzato da questo Governo (non a caso sono gli stessi che hanno applaudito quando sono riusciti ad affossare il DDL Zan contro l’omofobia).

Vladimir Luxuria, in un post su Instagram in cui ha ricordato Paolo, ha lanciato una provocazione al ministro Valditara. “Caro ministro Valditara perché oltre agli ispettori scolastici non prova a ispezionare la coscienza di tanti come lei che non vogliono che si affrontino certi temi per paura della sedicente e inesistente cultura gender?“. E ancora: “Si chiamava Paolo e lo chiamavano per sf*tterlo Paoletta perché portava i capelli lunghi. Insultato ripetutamente a scuola senza che nessuno, insegnanti compresi, se ne accorgesse? Paolo, 14 anni, si è suicidato. C’è ancora chi crede che parlare di ogni tipo di bullismo a scuola, compreso quello omofobo e transfobo, voglia dire “ideologia gender”? Riposa in pace Paolo e che non abbiano pace i bulli e chi minimizza e trascura la piaga del bullismo“.

 

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