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Paola Marella, il figlio pubblica foto mai viste: “Trovate sul suo pc”
Fabiano Minacci 04/12/2025

A più di un anno dalla sua morte, Paola Marella è tornata a far parlare di sé grazie ad alcuni teneri scatti che suo figlio Nicola ha condiviso sulla pagina ufficiale della madre, rimasta attiva anche negli ultimi 12 mesi. Nicola ha spiegato di aver trovato le foto in una cartella del suo computer che aveva rinominato “Voglio Vivere”. Un colpo al cuore che ha voluto condividere.
“Voglio Vivere. Paola aveva nominato così la cartella sul computer con tutte le foto di questi ultimi anni” – si legge sulla sua pagina Facebook – “Un mantra, una verità tanto semplice quanto forte e disarmante allo stesso tempo. Abbiamo trovato la cartella dopo che lei se n’era già andata, ma dentro c’era davvero tutta la sua voglia di vivere“.
Paola Marella morta a causa di un tumore al pancreas
Come purtroppo ricordiamo, Paola Marella, celebre architetta di RealTime, si è spenta a settembre dell’anno scorso a soli 61 anni a causa di un tumore al pancreas. Una malattia arrivata senza alcun legame con il tumore al seno sconfitto nel 2012. Fu il marito Domenico a volerlo chiarire subito, soprattutto per rispetto verso tutte quelle donne che affrontano il medesimo tumore. “Scrivo queste righe per fare chiarezza sulle cause della prematura scomparsa di Paola e perché, lei per prima, non avrebbe mai voluto che le donne colpite da tumore al seno potessero vedere in questo triste accadimento un motivo di sconforto o di paura“, le sue parole, prima di spiegare del tumore al pancreas.
Paola Marella per cercare di guarire è andata fino in America dove l’hanno sottoposta a dei cicli di chemioterapia. “Il 16 dicembre 2021 a Paola fu diagnosticato un adenocarcinoma duttale del pancreas metastatico. Il 31 dicembre 2021 ha iniziato il primo ciclo di 38 chemioterapie in 24 mesi con la conseguente perdita totale dei capelli. Ad ottobre 2022 l’equipe medica che l’ha avuta in cura ha effettuato un intervento; successivamente ha eseguito diversi cicli di radioterapia e infine 8 cicli di terapia targhettizzata negli Stati Uniti con altrettanti viaggi di andata e ritorno intercontinentale“.











