Omofobia e normalizzazione dei sentimenti, parla Mahmood: “Io e Blanco, due storie d’amore diverse”

23 Feb 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Omofobia e razzismo parla ancora Mahmood con Blanco

Mahmood si è esposto più volte contro l’omofobia e a favore dei diritti della comunità LGBT, ma ha anche rifiutato ogni forma di etichetta. Questo concetto il cantante lo applica anche al brano con cui ha vinto il Festival Sanremo, infatti a chi pensa che con Brividi lui e Blanco abbiano cantato ‘l’amore omosessuale’, lui ha risposto: “Dicendo così distruggono tutto quello che vogliamo raccontare. Noi vogliamo portare la libertà di essere sé stessi e sentirsi totalmente liberi di poter esprimere ogni forma d’amore. Il fatto è che non vogliamo incasellare o etichettare l’amore, ma dargli uno sfogo di totale libertà“.

Oggi dalle pagine di Vanity Fair il cantante di Soldi è tornato a parlare di omofobia, diritti e del significato di Brividi: “Direi che è passata sia la canzone, sia il contenuto. Mi sembra che anche le persone che hanno apprezzato il pezzo vivano come me i sentimenti, in completa libertà. Il nostro Paese non ha bisogno di sottolineature. O meglio: politicamente il bisogno c’è, c’è sempre. L’omofobia è presente nella nostra società e spero che i principi del ddl Zan diventino realtà il più presto possibile. Mi sono sempre esposto in difesa dei diritti, contro le discriminazioni di genere. Al Festival quest’anno è arrivata una canzone cantata da due cantanti con due storie d’amore diverse, due vissuti completamente diversi. Quando una cosa è naturale, spontanea e scontata alla gente non gliene frega niente: bisogna normalizzare i sentimenti, non ghettizzarli“.

Mahmood contro l’omofobia.

“Una legge contro l’omofobia è il minimo che di devono. Questa tutela ha un motivo sensato, non si tratta di un problema che ci stiamo inventando. Perché la discriminazione sulla comunità LGBT, l’omofobia, sono cose che esistono davvero. Perché è una cosa sotto gli occhi di tutti, ci sono insulti, ironie, parole sbagliate, in silenzi di madri, quando va bene, in schiaffi di padri, gesti ignobili, violenti. – si legge su Vanity Fair – A loro non si gela il sangue a pensare che ci sono ad esempio dei figli che vengono cacciati dai genitori perché amano qualcuno? Oppure quante persone vengono aggredite per un naturalissimo bacio? Quante volte ci hanno fatto battute che non desideravamo sulla nostra pelle, quante volte non ci siamo sentiti sicuri nell’andare a scuola?”

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!