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Omer Elomari, il racconto drammatico: “Un cecchino mi ha sparato”

Anthony Festa 24/10/2025

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Molti dei concorrenti della nuova edizione del Grande Fratello hanno alle spalle storie complicate, ma uno in particolare ha dovuto davvero lottare per restare in vita. Omer Elomari è nato a Damasco, quando aveva solo undici anni è scoppiata la guerra nel suo paese e per molto tempo lui e la sua famiglia hanno vissuto le atrocità di quel conflitto.

Il gieffino ieri si è aperto con Matteo Azzali e gli ha raccontato di quando un cecchino ha sparato contro di lui: “Una volta mi sono fatto una doccia all’aperto, sì, mi sono lavato in un fiume, l’acqua era gelida, nevicava. Avevo bisogno di lavarmi, ma sapevo che era un rischio grosso, infatti ho trovato un cecchino e mi ha sparato mentre ero lì nel fiume. Non mi ha colpito per fortuna. In generale durante la guerra hanno sparato contro di me e la mia famiglia almeno trenta volte, per fortuna non ci hanno mai preso. Ricordo quel giorno, dovevo proprio lavarmi, eravamo da giorni sotto i bombardamenti e non c’era acqua, l’unica soluzione era lavarmi nel fiume. Sono uscito di casa, vicino a dove abitavo c’era questo fiume, mi sono buttato dentro e lì subito sono arrivati gli spari.Ho visto che mi stava puntando contro il fucile, appena ho schivato gli spari sono fuggito via. Ricordo ancora la paura e il freddo, l’acqua, la neve“.

Il 26enne ha anche parlato della bomba che ha distrutto casa sua: “Ricordo anche molto bene il rumore della bomba che ha spazzato via casa mia. Quel suono e poi il silenzio, perché vieni sbalzato e ti fischiano gli orecchi. Sono stato sbalzato di circa dieci metri. In quei casi basta un minuto in più o in meno, un gesto diverso e non ci sei più. Se fossi rientrato prima a casa sarei esploso. Che poi non è solo questione di restare sepolti, ma spesso la cosa più pericolosa sono i detriti che volano e ti colpiscono”.

Omer Elomari, la presentazione: “La bomba che ha cambiato la mia vita”.

Nella sua clip di presentazione, Omer Elomari ha ricordato il giorno che ha cambiato inevitabilmente la sua vita: “Sono dovuto crescere in fretta, ho 26 anni, ma ho già vissuto tante vite prima di arrivare qui. La mia famiglia stava benissimo in Siria, almeno fino a che è scoppiata la guerra, io avevo solo undici anni. Quando ci ripenso, non capisco come ho fatto a salvarmi. Era il 15 di agosto, la mia mamma preparava la colazione. Ho sentito l’elicottero, ho detto alla mia famiglia che dovevamo uscire dalla casa. Un minuto dopo è arrivata la prima bomba nella mia casa. La bomba ha eliminato tutta la nostra storia, il mio passato. Per fortuna è iniziata un’altra vita, un’altra storia nel paese splendido che è l’Italia. Adesso vivo in un piccolo paesino in Valtellina e faccio il consulente aziendale“.

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