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“Non ho mangiato per due anni”, ex naufrago de L’Isola dei Famosi confessa di aver sofferto di anoressia
Fabiano Minacci 06/11/2025

I disturbi alimentari non colpiscono solo le donne, ma anche gli uomini. Ne sa qualcosa Laerte Pappalardo, figlio di Adriano Pappalardo -nonché ex compagno di Selvaggia Lucarelli con cui ha avuto un figlio, Leon Pappalardo- che ha sofferto di anoressia per ben cinque anni. A raccontarlo è stato proprio lui nella puntata odierna de La Volta Buona dove ha confessato di essere entrato nel circolo malato dei disturbi alimentari dopo aver partecipato a L’Isola dei Famosi.
Da quell’esperienza (era il 2011, si classificò al terzo posto dietro a Thyago Alves e alla vincitrice Giorgia Palmas), Larte Pappalardo ne uscì visibilmente dimagrito e con un avvertimento da parte del medico che gli intimò di tornare a mangiare a piccole dosi partendo da un po’ di brodo e un po’ di riso. “Appena sono uscito da L’Isola dei Famosi un dottore mi disse: “Non è che tu adesso esci e mangi? Piano perché hai la peristalsi molto alta e quindi vai piano”. Gli ho chiesto: “Che devo mangiare?”. “Un po’ di brodo e un po’ di riso”. Prima dell’Isola pesavo 71 kg, ero arrivato a 54 kg dopo il reality“.
Laerte Pappalardo: “Ho sofferto di anoressia”
“Non è una storia nuova” – ha raccontato Laerte Pappalardo – “Solo che all’epoca, non essendoci ancora i social, non è venuta molto fuori. (…) È una cosa che può capitare a chiunque. Io pensavo che l’anoressia capitasse solo alle donne. Non usavo il metodo classico di un anoressico che mangia e poi sappiamo cosa fa (vomita, ndr). Io non mangiavo, non ho mangiato più per due anni. Mangiavo una scatoletta di tonno e una mela al giorno. Stavo a 270 calorie al giorno. So elencare tutti i grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi di un alimento. Andavo al supermercato ed ero completamente in un loop… un loop infernale“.
Nonostante esteticamente continuasse a vedersi grasso, Laerte Pappalardo era visibilmente sottopeso. Un punto di non ritorno che lo ha portato ad essere ricoverato in ospedale quando gli è scoppiata un’ascite all’addome, ossia del liquido fuoriuscito dall’intestino per eccessiva magrezza. “Sono arrivato alla bellezza di 51 kg, dopo di che c’è stato il ricovero immediato“. Per arrivare a quel peso, Laerte non solo mangiava una scatoletta di tonno al giorno e basta, ma faceva anche tanto sport.
“La gente intorno a me si preoccupava e più si preoccupavano più io mi infastidivo. È questa la cosa strana. Io facevo proprio l’opposto. Poi non dormi più, ti svegli alle tre, vai a letto alle nove. Cominci a camminare. C’hai il cortisolo che ti esce fuori dai capelli, quindi sei elettrico fino a che non cedi. Perché siamo programmati per un cedimento. Cedi e ti affossi. Ne sono uscito grazie alle parole di una dottoressa che mi fece una gastroscopia e mi disse: “Lo vedi quel signore di 92 anni che è uscito? In confronto a te è un giovane, te sei rovinato. Vuoi vedere tuo figlio? Comincia a mangiare“. E così ha piano piano fatto.
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