LGBT

Napoli, padre aggredisce la figlia lesbica: scatta l’arresto

Anthony Festa 07/09/2025

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Le aggressioni omofobe lasciano sempre ferite e traumi, ma sono ancora più tremende quando avvengono in famiglia, uno dei pochi contesti che tutti noi riteniamo sicuri. Lo scorso week end a Napoli un uomo di 51 anni si è presentato davanti al bar dove lavora sua figlia – della quale non ha mai accettato l’omosessualità – e ha iniziato a gridare davanti a passanti e clienti increduli: “Vergognati, tu devi cambiare cognome, non puoi più portare il mio“. La furia dell’uomo però non è finita qui, perché il padre poche ore dopo si è presentato davanti alla casa (nel quartiere di Santa Chiara) dove vivono la sua ex moglie sua figlia e ha preso a calci e pugni il portone, urlando minacce e pretendendo di entrare dentro.

Le due donne hanno subito chiamato le autorità, ma anche davanti agli agenti il padre della 24enne non si è calmato ed ha continuato a minacciare di morte la figlia. La ragazza e sua madre hanno dichiarato ai poliziotti che non è la prima volta che il 51enne perdeva le staffe in quel modo e così gli agenti hanno fatto scattare le manette e hanno portato l’uomo in carcere, dove dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti e stalking.

Posto che questi atteggiamenti violenti sono sempre da condannare, ma fa davvero impressione pensare che un padre possa arrivare ad aggredire la figlia e a minacciarla di morte solo perché questa è nata lesbica. La società è davvero malata e la responsabile non è certo la neonata “cultura woke” o “l’ideologia gender” che certa destra agita come spauracchi e accusa di ogni male.

Il Presidente di Antinoo Arcigay Napoli sul caso del padre omofobo.

La notizia di questo papà omofobo e violento è arrivata anche ad Arcigay Napoli e il Presidente Antonello Sannino ha subito espresso la sua solidarietà alla ragazza. L’associazione si è offerta di supportare la vittima da ogni punto di vista, sia umano e psicologico che legale.

Esprimiamo la nostra più totale e incondizionata solidarietà alla giovane donna vittima dell’odio e della violenza del padre. L’ennesimo, gravissimo episodio di lesbofobia in famiglia che si registra sul nostro territorio ci lascia sgomenti e ci spinge a ribadire con ancora più forza la necessità di un cambiamento culturale profondo.

Come Antinoo Arcigay Napoli, ci mettiamo sin da ora a completa disposizione della ragazza per offrirle tutto il supporto di cui avrà bisogno, sia dal punto di vista umano che legale e psicologico. I nostri sportelli e i nostri professionisti sono pronti ad accoglierla e a seguirla in questo difficile percorso. Nessuna deve sentirsi sola di fronte a tanta violenza.

Ringraziamo sentitamente i Carabinieri della compagnia Centro per la prontezza e l’efficacia del loro intervento, che ha evitato conseguenze potenzialmente ancora più tragiche. La loro sensibilità e preparazione sono fondamentali per tutelare le vittime di crimini d’odio. Come già avvenuto in altri drammatici casi, ultimi tra questi quello del ragazzo di 16 anni di Poggioreale brutalmente picchiato dal padre o la violenta aggressione subita da due ragazze trans nei Quartieri Spagnoli, Antinoo Arcigay Napoli valuterà di costituirsi parte civile anche in questo processo. La violenza generata dall’omofobia e dalla transfobia è una ferita per tutta la società e intendiamo combatterla in ogni sede possibile“.

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