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Monica Setta alla Gialappa: “Mi piacerebbe venirvi a trovare”

Fabiano Minacci 30/07/2025

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Monica Setta ha finalmente deposto — almeno in apparenza — l’ascia di guerra contro Giulia Vecchio e il GialappaShow, colpevoli di averla imitata in modo caricaturale ed eccentrico. Nella puntata di questa sera di Storie Di Donne Al Bivio, infatti, la conduttrice rivolgerà un saluto a Marco Santin e Giorgio Gherarducci, arrivando persino a chiedere di essere ospite. Insomma, com’era il detto? “Se non puoi batterlo, unisciti a lui“.

Nel suo messaggio rivolto alla Gialappa, però, Monica Setta sottolinea involontariamente anche tutto il motivo del suo astio nei confronti di Giulia Vecchio: la decisione di rappresentarla esteticamente goffa. Al contrario dell’imitazione di Milly Carlucci che è stata proposta, come disse lei in una vecchia intervista “in maniera molto morbida e deliziosa“, lei a suo dire sarebbe stata rappresentata “in maniera estrema“. Queste le parole esatte che aveva usato durante un’intervista a Vanity Fair: “Mi è dispiaciuto essere rappresentata in maniera così estrema: sembro l’Incredibile Hulk. Milly Carlucci è stata proposta in maniera molto morbida e deliziosa mentre io, che in realtà sono molto minuta e ho il 38 di piede, appaio in maniera volgare. Mi hanno messo il naso adunco – che non ho -, mi hanno invecchiata e imbruttita. Sembro un mostro. E questo ha scatenato diverse reazioni“.

Così, nel salutare la Gialappa, ha detto: “Saluto la Gialappa! Io vi dovrei dare botte perché mi avete fatta bruttissima, però avete fatto una stagione splendida. Dimenticatemi, se potete, o fatemi più carina. Mi farebbe piacere venirvi a trovare“.

La “Monica Setta” di Giulia Vecchio, l’attrice: “Per una buona parodia serve costruire il personaggio”

“Per fare una buona parodia non basta avere una bella idea: serve la giusta chiave comica, un autore con cui sei in sintonia – qualora il comico non sia anche autore – e poi bisogna costruire il personaggio, farlo vivere, dargli una voce, una postura. A differenza di come la pensavo da giovane, c’è un grosso studio dietro ogni risata che si strappa“.

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