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Milionario ruba il cappellino regalato da un tennista a un bambino

Anthony Festa 31/08/2025

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A un mese e mezzo dalla famosa kiss cam al concerto dei Coldplay, le telecamere di un nuovo importante evento pubblico hanno immortalato un altro momento particolare, che poi è diventato virale. Giovedì scorso agli US Open, Kamil Majchrzak (tennista numero 76 del mondo) ha battuto al quinto set il collega Karen Khachanov (numero 9 del mondo) e per festeggiare la vittoria si è diretto verso gli spalti per salutare il pubblico che lo stava acclamando, ma purtroppo è accaduto un imprevisto poco piacevole.

Un milionario prende il cappellino di Kamil dalle mani di un bambino.

Kamil Majchrzak ha firmato diversi autografi ai presenti ed ha anche regalato alcuni gadget ai fan, tra le varie cose ha dato il suo cappellino a un bambino, ma all’improvviso un uomo ha preso il cimelio e l’ha infilato in una borsa. Il piccolo è rimasto spiazzato e ha gridato: “Oh no perché hai fatto questo?”.

Il video del cappellino trafugato ha fatto il giro del web e il signore è stato sommerso di critiche e insulti: “Un gesto terribile, povero piccolino”. “Basta trovare il nome e far sapere chi è che fa una cosa di questo tipo”. “Ma ci può togliere un regalo dalle mani di un bambino?”. “Internet fai il tuo lavoro e dicci chi è questo“.

Alla fine l’uomo del cappello è stato individuato e si tratta di un milionario polacco di nome Piotr Szczerek, amministratore delegato di una nota azienda di pavimentazioni Drogbruk. Il CEO pare che sia conosciuto per la sua passione per il tennis e per le sponsorizzazioni sportive, soprattutto quelle della Federazione Polacca di Tennis. Sembra che dopo aver ricevuto una valanga di attacchi, Piotr abbia deciso di chiuder ei suoi profili social.

The Economic Times però ha riportato una presunta dichiarazione del milionario Szczerek: “Il recente incidente alla partita di tennis ha causato un clamore sproporzionato online. È tutta una questione di quel famoso cappello, ovviamente. Sì, l’ho preso. Capisco che ad alcuni potrebbe non piacere, ma per favore, non trasformiamo il cappello in uno scandalo globale. È solo un cappello. Se fossi più veloce, lo avresti. Per quanto riguarda l’odio online, vi ricordo che insultare una figura pubblica è soggetto a responsabilità legale. Tutti i commenti offensivi, le calunnie e le insinuazioni saranno analizzate per la possibilità di portare la questione in tribunale“.

Kamil Majchrzak cerca di rimediare.

Il tennista Kamil Majchrzak dopo aver visto il video del “cappellino rubato” si è informato sull’accaduto, ha parlato con il ricco imprenditore (che ricordiamo è tra gli sponsor della Federazione Polacca di Tennis) e poi ha anche voluto incontrare il bambino, Brock: “Ho dato il cappellino, ma avevo molte cose a cui pensare dopo il match, ero super stanco e super emozionato per la vittoria. Semplicemente non ci ho fatto caso. Avevo uno sguardo un po’ spento, se capisci cosa intendo. Sono sicuro che anche l’uomo ha agito d’impulso, preso dal momento e dalle emozioni. Voleva anche sistemare le cose, quindi gli ho fornito i contatti della mamma di Brock sullo stesso social che stavo usando per contattarla. Così, forse, potrà rimediare personalmente. Dopo la partita non mi ero accorto che il mio cappello non era arrivato al ragazzo. Fortunatamente ho abbastanza cappellini, quindi sono preparato. Ho voluto incontrare il piccolo fan. Ce l’abbiamo fatta! Ora è tutto a posto“.

Tutto è bene quel che finisce bene.

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