Michele Merlo: vandalizzata la tomba, lo sfogo dei genitori

19 Mar 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

michele merlo genitori

La tomba di Michele Merlo è stata di nuovo vandalizzata e nel dettaglio è stato scritto un insulto alla scrittrice Alice Porta che proprio sulla lapide aveva lasciato il suo libro, approvato dai genitori del cantante.

Il libro è stato scritto dalla Porta, ma i proventi della vendita saranno devoluti all’associazione nata proprio in ricordo di Michele Merlo e presieduta dai suoi genitori, che proprio oggi hanno rilasciato una nota stampa.

“Ciò che è accaduto oggi sulla tomba di Michi è vergognoso” – hanno scritto i genitori tramite la pagina dell’associazione – “Non è la prima volta che vengono rubati o danneggiati gli oggetti che sono lì, ma sottrarre il libro di Alice Porta e lasciare al suo posto un insulto per lei è qualcosa che non possiamo accettare. Il libro di Alice è un libro a cui tutti noi teniamo molto, che abbiamo “approvato” e fortemente voluto per continuare a mantenere vivo il ricordo di Michele”.

Fino all’affondo:

“Se qualcuno pensa che per questo Alice debba vergognarsi allora vuol dire che pensa che tutti noi dovremmo vergognarci. Se chi si è permesso di compiere un gesto cosi ignobile frequenta questa pagina è pregato di non farlo più. Per Katia, Domenico e per tutti noi che abbiamo voluto bene a Michi e che ogni giorno proviamo a farlo rivivere in tutte le nostre iniziative, è già molto doloroso se qualcuno non è in grado di capirlo. Chiunque sia sappia che non è più il benvenuto né sulla tomba di Michele né su questa pagina. Vergognatevi!”

Michele Merlo, lo scorso anno i genitori costretti a cambiare città

Lo scorso anno, a due anni dalla scomparsa di Michele Merlo, i suoi genitori sono stati costretti a cambiare città. A rivelarlo è stato il padre del cantante fra le pagine del Corriere del Veneto.

A suo dire i cittadini di Rosà – che inizialmente si erano dimostrati solidali con la famiglia Merlo – sarebbero poi diventati ostili. A suo dire lui e la moglie sarebbero stati additati solo perché avrebbero chiesto di chiarire le responsabilità del medico del paese, il dottor Pantaleo, indagato per la morte di Michele Merlo.

“Non pensavamo di arrivare a sentire ostile il paese in cui abbiamo sempre vissuto. Abbiamo preferito andarcene. Rosà non è più casa nostra”.

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