Tv
Matteo Azzali, il nuovo gieffino è stato protagonista di un caso di cronaca
Anthony Festa 25/09/2025

Tra i nuovi gieffini che lunedì sera varcheranno la soglia della porta rossa del Grande Fratello c’è anche Matteo Azzali, un ex pugile di 47 anni, con una storia particolare alle spalle. Nelle clip di presentazione l’uomo ha raccontato la sua vita, le sue passioni, l’amore per la madre, per i suoi gatti e per le donne, ma non tutti sanno che due anni fa lo sportivo (oltre a essere stato a L’Isola dei Famosi come “amico di”) è stato protagonista di un caso di cronaca ed è anche finito su diversi quotidiani.
Il nuovo concorrente del Grande Fratello è stato minacciato con un coltello da due rapinatori, che poi però sono stati messi ko: “Diciamo che non ero d’accordo sul fatto che il mio portafogli e il mio orologio diventassero loro. Perché? Perché era roba mia. – ha scherzato il 47enne – E poi il coltello e da maleducati”
Matteo Azzali ha anche mostrato un articolo di un quotidiano in cui si legge quello che è accaduto: “Gli puntano il coltello alla gola: ex pugile mette k.o. i rapinatori. Lo aggrediscono nel parcheggio del Palasport, lui reagisce e li mette in fuga: “Erano in due e volevano derubarmi. Volevano l’orologio e il portafogli, ma ho fatto partire un gancio. Erano stranieri, uno sulla quarantina e l’altro più giovane, poco più che ventenne e con una cicatrice“. Poteva finire malissimo, ma l’uomo ha saputo restare lucido e reagire all’aggressione subita“.
Chi è Matteo Azzali, la sua presentazione ufficiale al Grande Fratello.
Davanti alle telecamere del Grande Fratello Matteo Azzali ha cercato di riassumere passioni, sogni e pezzi di vita in appena 3 minuti. L’infortunio che ha stroncato la sua carriera da pugile, la morte del padre, i concerti di Vasco Rossi, i pranzi e le giocate al bingo con la madre, il futuro gieffino ha provato a non tralasciare nulla.
“Ciao a tutti, ho 47 anni, vivo a Parma, sono alto 1,93 m, sono un ex pugile e adesso maestro di pugilato. Io da ragazzino ero molti ad irrequieto. Sono entrato nella mia palestra di pugilato a 17 anni credendo di fare a pugni e invece ho capito che il pugilato non è fatto di rabbia e cazzotti, ma di sogni e magia. Dentro quella palestra sono cambiato caratterialmente perché ho iniziato a capire come doveva andare la vita. Poi ho avuto un infortunio grosso nel 2003, ho una mano ricostruita in metallo chirurgico, da lì ho dovuto smettere di combattere e ho perso tutte le motivazioni. Speravo di diventare come Muhammad Ali e invece adesso ho una mano che sembra quella dell’omino di latta del Mago di Oz. Se hai un obiettivo nella vita ti reinventi e poi io sono molto ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Adesso cerco di portare avanti il sogno del mio maestro, che era quello di togliere i ragazzi dalla strada, minori con reati gravissimi. Su cento si riesce ad aiutarne dieci, però quei dieci sono forse la soddisfazione più grande che io posso avere. A livello caratteriale non sono un santo, non sono neanche beato, sono abbastanza permaloso. Quando mi viene fatto un torto lo digerisco a metà, anzi non lo digerisco proprio. La mia famiglia d’origine era una famiglia meravigliosa, poi ho perso mio padre e adesso siamo rimasti io e mia madre. Pranziamo sempre insieme, andiamo a giocare a bingo, io vinco, lei no. Andiamo tutti gli anni al concerto di Vasco Rossi, mia mamma è una grande leggenda. A me piacciono molto le donne, però quando stai con un pugile, con un atleta, sai già che i sacrifici li dovrà fare anche la persona che è al tuo fianco. E purtroppo non li ha voluti fare nessuno. Mi ci vedo tantissimo con una famiglia con dei bimbi, infatti quando sarò grande la farò. Adesso vivo con due gatti a cui tengo molto e sono pronto per questa nuova avventura”.
Visualizza questo post su Instagram