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Mario Manca critica Selvaggia Lucarelli che risponde: “Scrive in italiano zoppicante e fa slurp ai vip”

Fabiano Minacci 03/08/2025

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Il rapporto fra Mario Manca e Selvaggia Lucarelli è teso da anni e più volte si sono punzecchiati a vicenda via social. Lo hanno fatto anche in queste ultime ore quando la nota firma di Vanity Fair, via Instagram, ha criticato il modus operandi della collega, ovvero quello di alternare Gaza a Temptation Island come se ci fosse “una soluzione di continuità”.

Questo è quello che ha scritto Mario Manca: “Dedicare tre storie e, di conseguenza, sollevare una shitstorm (e ci mancherebbe) contro Chiara Valerio per aver riportato uno stralcio necessario e molto difficile dell’intervista che David Grossman, uno degli scrittori più illuminati che ci siano mai stati, ha concesso a «Repubblica» e poi postare subito dopo le pagelle del gran finale di «Temptation Island»? Immagino che solo a me strida un pochino questa macedonia di contenuti che mescola tutto e che tratta qualsiasi argomento con la stessa serietà e dignità, come se tra un falò di confronto e un video di Gaza non ci fosse soluzione di continuità“.

Poche ore prima, infatti, Selvaggia Lucarelli aveva espresso pubblicamente il proprio dissenso nei confronti della scrittrice Chiara Valerio che su Instagram aveva condiviso le parole dello scrittore israeliano David Grossman, ovvero: “Come siamo potuti arrivare a essere accusati di genocidio? Anche solo pronunciare questa parola, genocidio, in riferimento al popolo ebraico: basterebbe questo, il fatto che si sia questo accostamento, per dire che ci sta succedendo qualcosa di molto brutto“.

La critica di Mario Manca è stata così presa da Selvaggia Lucarelli: “Tra un tartufo e una crème brûlé il creatore automatico di pensierini Mario Manca pensa bene di definire “shitstorm” la critica a una riflessione inaccettabile su un genocidio in corso. E quella riflessione la chiama pure “stralcio necessario”. Ma siccome non gli basta aver difeso una posizione inaccettabile su Gaza, nonché l’amichetta Chiara Valerio che ha intervistato per Vanity, aggiunge il carico lamentandosi del fatto che io parli di Gaza mentre continuo a fare il mio lavoro. Lui che parla solo di c*zzate dalla mattina alla sera e che su Gaza ha partorito solo questa difesa imbarazzante. Avete capito? Per il creatore di pensierini, difendere le ragioni di un popolo è fare shitstorm“.

Mario Manca risponde a Selvaggia Lucarelli, che replica: “Produttori di pensierini”

Andrea Camilleri diceva che le parole hanno un potere immane perché possono essere dolci come i petali di un fiore e taglienti come una pietra acuminata. Nel mio piccolo mi sono sempre preoccupato di sceglierle nella maniera più opportuna perché di parole campo per vivere, e un po’ mi spiace che Selvaggia Lucarelli, che fa il mio stesso mestiere, non abbia la stessa cura quando si tratta di rispondere a una critica di qualsiasi tipo su di lei e pensare che il bello del nostro lavoro è proprio quello, il confronto. L’approccio è sempre quello della distruzione della persona e della credibilità lavorativa, cosa che, a quanto pare, nel mio caso per lei è diventata una banale routine. Io posso anche scrivere delle sciocchezze, ma mi aspetto di essere trattato con il rispetto e l’educazione che merito prima come essere umano e poi come collega.

Detto questo – e tralasciando tutti gli insulti che mi stanno arrivando da gente che non ha evidentemente capito che io sono per la libertà della Palestina come ho scritto in un’altra occasione, malgrado su questo profilo troverete dei contenuti legati alla materia di cui scrivo e mi occupo -, mi aspetto due cose: che Selvaggia Lucarelli capisca che si può dialogare senza insultare e senza adoperare quella leggerezza nell’utilizzo delle parole che porta i suoi follower ad attaccarmi – puoi scrivere che non condividi il mio lavoro, non che «scrivo c*zzate dalla mattina alla sera», perché questo è offensivo e violento – e che i diversi volti noti che mi hanno scritto e chiamato inizino a esporsi perché questa autocensura per paura di essere «schedati» e presi di mira fa male al libero pensiero e la libertà di espressione. La stessa che Lucarelli non considera abbastanza importante quando si parla di un collega come Sigfrido Ranucci, scegliendo di non rispondere a una domanda diretta di un giornalista (sto ancora aspettando la sua in merito)“.

Selvaggia Lucarelli ha ovviamente risposto a Mario Manca. Queste le sue parole:

Il produttore di pensierini perennemente in cerca di attenzioni mi dedica post su post in cui tra le altre cose mi accusa di scrivere per antipatia o scatenare DECINE DI SHITSTORM A SETTIMANA (ne parleremo in altre sedi magari) e se gli rispondo frigna perché vuole rispetto. (Modalità vittimino stile Israele). Tra l’altro notate bene: io faccio storie, lui dedica post perché cerca insulti per me e uno straccio di engagement. Poi siccome non ha mai detto un c***o su Gaza, tira fuori un po’ di benaltrismo e dice che dovrei dire la mia su altri temi a caso. (E i Marò?) Nel frattempo continua a scrivere banalità su fesserie assortite col suo italiano zoppicante e pretende rispetto per il suo lavoro. Capisco il cercare di essere rilevanti in qualche modo, ma potrebbe iniziare con qualche slurp in meno a vip utili quanto il calzascarpe per le Havaianas anziché venire a rompere i c*****i a me perché difendo il popolo palestinese, facendo notare l’ipocrisia delle Chiare Valerio di turno“.

Questa non è la prima volta che i due litigano, era successo anche un anno fa.

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